Dalla Commissione europea alla Bce, dalla Germania alla Nuova Zelanda, passando per alcuni Paesi dell'Africa e dell'Asia, le donne al potere nel mondo sono in lenta ma continua crescita. Ultima in ordine di tempo la nuova premier della Finlandia, Sanna Marin, che infrange anche il record di capo di governo più giovane al mondo con i suoi 34 anni (in attesa che Sebastian Kurz, 33 anni, torni cancelliere in Austria).
Il 2019, con il domino delle istituzioni europee, ha portato energie nuove al Vecchio continente, con la prima presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, che da una settimana guida l'esecutivo europeo più bilanciato fra generi di sempre, con ben 11 commissari donna contro 13 uomini. Anche il Parlamento europeo, tra l'altro, ospita il maggior numero di eurodeputate della sua storia, 286 seggi su 751, pari al 39%, +3% rispetto all'emiciclo uscito dal voto del 2014.
La presidenza della Banca centrale europea è passata da Mario Draghi a Christine Lagarde, che a sua volta ha ceduto la prima poltrona del Fondo monetario internazionale (Fmi) all'ex commissaria europea Kristalina Georgieva, reduce da due anni come direttrice della Banca Mondiale.
Nel mondo sono 14 gli Stati che hanno un capo di stato o di governo donna, con alcuni casi eclatanti, come il Bangladesh, Paese musulmano e tradizionalista di cui da 10 anni è primo ministro Sheikh Hasina, che aveva già servito dal 1996 al 2001.
O come la presidente del Nepal, Bidhya Devi Bhandar. La Namibia ha una donna a capo del governo, Saara Kuugongelwa-Amadhila, e l'Etiopia ha la sua prima presidente: Sahle-Work Zewde, diplomatica di prestigio e a lungo direttrice per l'Etiopia dell'Onu. Sono donne anche la presidente delle Isole Marshall, Hilde Heine, di Taiwan, Tsai Ing-wen, la contestata governatrice di Hong Kong, Carrie Lam, e la premier della Nuova Zelanda, Jacinda Ardern.
In Europa, oltre ad Angela Merkel, al potere da 14 anni - da tempo in cima alla lista di Forbes delle donne più potenti al mondo - e all'ultima arrivata in Finlandia, vantano capi di governo donna la Norvegia, con la conservatrice Erna Solberg, e l'Islanda, con la premier Katrin Jakobsdottir. L'Islanda ha anche una presidente donna, Vigdis Finnbogadottir. Donne sono anche i presidenti di Estonia (Kersti Kaljulaid), Lituania (Dalia Grybauskaite) e Croazia (Kolinda Grabor-Kitarovic). Estromesse negli ultimi anni le donne dalle presidenze di Brasile, Argentina e Cile, in Bolivia potrebbe essere il momento di Jeanine Anez, autoproclamatasi presidente ad interim.
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