"Le restrizioni ai viaggi ed i controlli alle frontiere Ue dovrebbero essere gradualmente revocati se gli sviluppi epidemiologici proseguono con l'attuale trend positivo e quando ci sarà un livello sufficientemente basso. Se questo non è subito possibile, le restrizioni ai viaggi ed i controlli alle frontiere dovrebbero essere revocati per le regioni, le aree e gli Stati membri con un'evoluzione positiva ed una situazione epidemiologica abbastanza simile". Così Bruxelles sulla ripresa della libertà di movimento. Quando un Paese decide di revocare le restrizioni alle sue frontiere, apre le porte a tutti i cittadini residenti negli Stati Ue che si trovano nell'analoga situazione epidemiologica, senza discriminare sulla base della cittadinanza o del loro passaporto. Lo spiega la commissaria Ue agli Affari interni, Ylva Johansson, che sottolinea l'importanza di un coordinamento al livello europeo. "Inoltre - afferma la commissaria - un Paese può decidere di aprire solo una parte delle sue frontiere".
Von der Leyen, Europa sta riaprendo passo dopo passo - "L'Europa sta riaprendo, passo dopo passo. Oggi la Commissione Ue fornisce una guida su come riprendere a viaggiare in modo sicuro e responsabile per rimettere in piedi il turismo europeo". Lo afferma la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, su Twitter
Cautela Austria e Germania - Vienna frena sulla riapertura del confine con l'Italia. "In alcuni Paesi, come l'Italia e la Spagna, sono ancora in vigore limitazioni agli spostamenti interni. Per questo motivo la chiusura dei confini per i viaggiatori potrà durare un pò di più". Lo ha detto la ministra del Turismo austriaco Elisabeth Koestinger. "Tutto dipenderà dai tassi d'infezione", ha aggiunto l'esponente del partito popolare in un'intervista alla radio Orf, prospettando invece la riapertura tempestiva dei confini verso la Repubblica Ceca, Slovacchia e Germania. Secondo il cancelliere austriaco Sebastian Kurz, "non ci sono prospettive di una tempestiva riapertura dei confini" verso l'Italia. "Non vedo i presupposti", ha aggiunto in riferimento agli attuali dati di contagio in Italia. Interpellato dai cronisti sull'eventuale orizzonte temporale, Kurz ha risposto: "Non siamo veggenti". Il governo è felice di chi intenda fare le sue vacanze in Austria, ha comunque detto il cancelliere, secondo l'agenzia Apa.
"L'obiettivo del governo tedesco è aprire le frontiere entro il 15 giugno". Lo ha detto il ministro dell'Interno tedesco Horst Seehofer in conferenza stampa a Berlino. "La Germania aprirà le frontiere con il Lussemburgo a partire da sabato 16 maggio", ha annunciato fra l'altro. E sarà pronta a fare altrettanto con la Danimarca, ha aggiunto, non appena Copenaghen avrà compiuto le sue consultazioni con i Paesi vicini. "Francia, Austria e Svizzera ritengono che sia ancora troppo presto per aprire le frontiere con Italia e Spagna, perché sono paesi molto colpiti dal Coronavirus" - ha detto ancora il ministro Seehofer, rispondendo a una domanda. È stato quindi concordato che anche dopo il 15 maggio non ci saranno ancora ingressi dalla Spagna e dall'Italia.
Le regole per il trasporto - "In questo momento non raccomandiamo in maniera specifica di avere dei posti vuoti sugli aerei" come misura di sicurezza legata al contenimento del contagio di Covid-19, "tuttavia raccomandiamo d'indossare una mascherina e altri dispositivi di protezione, sia ai passeggeri che all'equipaggio, e abbiamo stabilito altri protocolli relativi all'imbarco e al disimbarco dei passeggeri". Così la commissaria Ue ai trasporti, Adina Valean, presentando le linee guida dell'Esecutivo comunitario per far ripartire i trasporti in Europa. Valean ha giustificato la scelta della Commissione dicendo che "da un lato sappiamo che gli aerei hanno alcuni dispositivi di sicurezza", legati in particolare ai sistemi di ventilazione, "e dall'altro il settore possiede una grande esperienza nel mettere in campo protocolli di sicurezza e regolamenti".
L'Easa (Agenzia europea per la sicurezza aerea) e l'Ecdc (Agenzia Ue per la prevenzione e il controllo delle malattie) presenteranno "nelle prossime settimane" ulteriori linee guida tecniche per "facilitare un approccio coordinato e assistere le autorità nazionali", si legge nella comunicazione della Commissione. Vietare la vendita a bordo di cibi, bevande e altri prodotti per limitare al minimo il contatto fisico; incoraggiare i passeggeri ad acquistare i biglietti online; ridurre il numero di persone a bordo dei mezzi di trasporto per facilitare il distanziamento sociale e, quando questo non è possibile, applicare misure aggiuntive come l'obbligo di portare maschere di protezione; fornire ai lavoratori del settore materiale protettivo adeguato; promuovere l'installazione di barriere fra i passeggeri e i conduttori; mettere a disposizione dei gel disinfettanti sia sui mezzi pubblici che negli hub come stazioni e aeroporti: sono queste alcune delle misure raccomandate dalla Commissione europea per garantire la sicurezza dei trasporti pubblici in Ue nei prossimi mesi. La Commissione Ue raccomanda poi di togliere le restrizioni sui trasporti individuali come auto, moto e biciclette, "non appena la situazione a livello di sanità pubblica lo permetterà".
Nella sua comunicazione, l'esecutivo comunitario dettaglia una serie di misure specifiche per ogni modalità di trasporto ma, in linea generale, chiede che vengano prese misure simili nei luoghi di partenza e di arrivo dei mezzi di trasporto, "per evitare che viaggiare diventi eccessivamente complicato o addirittura impossibile". Fra le raccomandazioni europee c'è anche la rimozione da stazioni, porti e aeroporti di panchine, tavoli e tutto ciò che possa favorire assembramenti di persone, "o almeno la loro risistemazione per assicurare un adeguato distanziamento". Inoltre, è richiesto di non far salire i passeggeri di bus e tram dalle porte anteriori, le più vicine ai conducenti, e di consentire ai passeggeri imbarcati su traghetti che percorrono brevi tratte di rimanere all'interno dei propri mezzi (quando è possibile garantire le misure di sicurezza). Agli operatori e ai gestori degli hub è poi chiesto di avere protocolli specifici per isolare immediatamente i passeggeri che si sospetta possano essere stati contagiati dal coronavirus.
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