Il "nuovo fascismo dell'estrema sinistra" vuole "spazzare via la nostra storia e i nostri valori". Nell'imponente scenografia offerta da Mount Rushmore e davanti a migliaia di sostenitori senza mascherina e senza distanziamento sociale, Donald Trump manda in scena il suo show per le celebrazioni del 4 luglio ignorando il coronavirus.
Anche il luogo scelto è ricco di significato: il maestoso monumento, testamento della tenacia umana, è stato realizzato da uno scultore simpatizzante per il Ku Klux Klan su una terra sacra per i nativi americani. Ad attendere il presidente a Mount Rushmore sono i manifestanti, contro i quali la polizia ricorre anche allo spray al peperoncino. Nell'anfiteatro allestito ai piedi del monumento è però un trionfo del 'trumpismo'. Il tycoon entra mano nella mano con la First Lady Melania Trump e accompagnato dalla figlia Tiffany e dal figlio Eric. Poi prende la parola e condanna la 'culture della cancellazione', i democratici e i manifestanti che da settimane invadono le strade delle maggiori città per dire basta al razzismo e all'uso eccessivo della forza da parte della polizia. "Il nostro paese sta assistendo a un'impietosa campagna per cancellare la nostra storia. Una delle armi usate è quella della cultura della cancellazione. E questo è totalitarismo", dice Trump fra gli applausi. "L'attacco alla nostra libertà deve essere fermato", aggiunge parlando di "mafiosi arrabbiati che stanno cercando di buttare giù le statue dei nostri fondatori e sfregiare i nostri memoriali". Il presidente quindi assicura che nessuno toccherà mai Mount Rushmore, di cui i nativi chiedono lo smantellamento. "Vorrebbero farci tacere ma noi non staremo in silenzio. Non ci faremo intimidire da gente cattiva", avverte.
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