Le donne bielorusse sono scese in piazza, di nuovo, per manifestare contro il presidente Alexander Lukashenko. Solo che, questa volta, la 'marcia delle donne' si e' conclusa con una pioggia di fermi, in molti casi anche brutali. Le forze dell'ordine, col volto coperto dai passamontagna, non hanno risparmiato la mano pesante.
Nel mentre Minsk ha messo in guardia l'Unione europea: l'invito a Bruxelles all'ex aspirante presidente Svetlana Tikhanovskaya e' un tentativo di 'interferenza' negli affari interni.
La giornata, complice un bel sole pre-autunnale, era iniziata come al solito: arrivo alla spicciolata verso il centro e poi formazione della 'colonna' principale, composta da migliaia di manifestanti. Tra gli slogan, 'liberta' ai giornalisti' e 'ridateci Masha (ovvero Maria Kolesnikova, la leader dell'opposizione arrestata e incriminata) e mettere in galera Sasha (ovverso Lukashenko)'.
Poi, all'improvviso, l'atmosfera pacifica e' mutata e i poliziotti sono entrati in azione. I fermi sono cosi' scattati a decine e alcuni video, pubblicati sul portale Tut.by, mostrano chiaramente che gli agenti non hanno avuto paura di usare le maniere forti, trascinando e strattonando alcune manifestanti pur di caricarle sulle camionette.
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