L'oppositore russo Alexey Navalny accusa il presidente russo Vladimir Putin di essere dietro al suo avvelenamento. Lo ha dichiarato in un'intervista alla rivista tedesca Der Spiegel. "Io affermo che c'è Putin dietro questo crimine, non ho altre versioni di quel che è successo", dichiara Navalny, secondo un estratto dell'intervista che verrà pubblicata integralmente più tardi.
"Non senti dolore, ma sai che stai morendo", ha raccontato Navalny parlando del momento in cui il veleno ha iniziato a fare effetto. Ha quindi detto che intende tornare in Russia: "Il mio compito è ora restare senza paura. E io non ho paura".
L'oppositore intende rientrare in patria appena si sarà completamente ristabilito, e aggiunge: "Non farò a Putin il regalo di non ritornare in Russia. Non tornare vorrebbe dire che Putin ha raggiunto il suo scopo. Il mio obiettivo è ora tornare in forma prima possibile, così potrò rientrare", afferma Navalny.
Navalny ha anche riferito dei suoi progressi: "Sto molto meglio. Prima non riuscivo a fare più di 10 gradini, adesso posso salire a piedi fino al quinto piano. La cosa più importante è aver riipèreso le mie facoltà mentali". "Anche se forse nel corso di questa intervista questo potrebbe esser smentito", ha aggiunto ironico. Dal risveglio dal coma, però, non riesce a dormire senza sonniferi.
Il presidente della Duma russa, Vyacheslav Volodin, ha accusato Alexei Navalny di servire gli interessi delle autorità e dei servizi di sicurezza dei Paesi occidentali. "Ovviamente Navalny sta collaborando con i servizi di sicurezza e le autorità dei Paesi occidentali, sta servendo i loro interessi", ha dichiarato Volodin, secondo quanto riporta Interfax. Volodin in precedenza aveva definito l'avvelenamento di Navalny una "provocazione" dei servizi di intelligence occidentali, in particolare "degli Usa".
"Vladimir Putin ha salvato la vita di Alexei Navalny" ha aggiunto Volodin, che ha definito indecenti le dichiarazioni di Navalny alla rivista tedesca Spiegel. "Se quello che gli è successo è stato orchestrato dai servizi speciali dei Paesi occidentali, allora la sua affermazione corrisponde a questa logica", ha proseguito Volodin. "Tutti - dai piloti, ai medici e al presidente - hanno sinceramente lavorato per salvargli la vita. E solo una persona indecente può fare affermazioni del genere", dice il sito web della Duma, citando Volodin. Lo riporta Interfax.
Le accuse del blogger Alexey Navalny contro il presidente russo Vladimir Putin sono "offensive, infondate e inaccettabili". Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov commentando le affermazioni di Navalny secondo cui il leader russo sarebbe collegato al suo avvelenamento. "Sappiamo che gli specialisti della CIA stanno lavorando con lui in questi giorni", ha aggiunto Peskov. "E non è la prima volta che gli vengono date varie istruzioni". Lo riporta Interfax.
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