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India: corsa per salvare 35 intrappolati dalla frana del ghiacciaio

Polizia, 34 le vittime, 197 dispersi. Valanga estesa su 14 km

Immagine dal satellite

Redazione Ansa

 È lotta contro il tempo in Uttarkhand per salvare i 35 operai intrappolati nel tunnel sotto la diga di Tapovan, invaso domenica scorsa da una valanga di acqua e terra precipitata sulla vallata dopo il crollo di un ghiacciaio. Questa mattina gli uomini della Polizia di Frontiera indo-tibetana e della Protezione civile nazionale e dello Stato che si trova nell'area himalayana al confine con il Tibet, sono entrati nel tunnel, il più lungo dei due in costruzione sotto la diga, anche se le speranze di trovare vivi gli operai scemano di ora in ora.

Secondo l'agenzia AFP decine di familiari degli operai imprigionati, radunati nella zona in attesa di rivedere i loro parenti o almeno di notizie hanno aggredito la polizia lamentando la lentezza dell'intervento e gli scarsi mezzi utilizzati. "È una farsa", ha detto Sanjay Pant, che attende il fratello, Abiskeh, ingegnere di 24 anni. "Stanno usando un solo bulldozer per estrarre tonnellate di melma. Ancora un giorno e nessuno uscirà più vivo ". "Lavoriamo senza fermarci", ha detto all'agenzia il responsabile delle operazioni di soccorso,Piyoosh Rautela,"non possiamo fare di più. Dobbiamo usare cautela: nel tunnel non può entrare più di un bulldozer alla volta perché siamo immersi in un mare di fango e detriti". Secondo i dati diffusi oggi dalla Polizia, le vittime accertate sinora sono 34, mentre altri 197, inclusi gli operai prigionieri del tunnel, risultano dispersi. Difficile l'identificazione dei corpi: gran parte degli operai erano immigrati da stati lontani per lavorare nel mega cantiere della diga di Tapovan. Ieri il ministro agli Interni Amit Shah ha spiegato che la valanga di neve e detriti causata da una slavina che ha fatto crollare il ghiacciaio si è espansa su un'aerea di 14 km quadrati.

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