Migliaia di persone hanno manifestato anche ieri nella capitale haitiana Port-au-Prince contro il presidente Jovenel Moise, accusato di voler stabilire una 'nuova dittatura'. Le proteste si sono svolte perlopiù pacificamente, ma ci sono stati alcuni scontri tra alcuni manifestanti e la polizia, che ha sparato lacrimogeni e proiettili di gomma.
Il presidente in carica governa da un anno per decreto, in assenza di un parlamento: le elezioni previste per il 2018 sono state rinviate sine die, e Moise sostiene che il suo mandato non scadrà prima del febbraio 2022 mentre gli oppositori sostengono che a norma di Costituzione avrebbe dovuto lasciare l'incarico quest'anno. La società civile haitiana chiede da tempo alla comunità internazionale di sospendere il suo sostegno al presidente, in particolare agli Stati Uniti che finora non hanno mai fatto mancare il loro supporto a Moise.