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Al via la campagna per 50/mo nascita Medici senza Frontiere

65.000 operatori in azione in 80 Paesi. Oggi la sfida è il Covid

Redazione Ansa

    "Cinquant'anni di umanità": sono le parole che riassumono la storia di Medici Senza Frontiere (MSF), organizzazione medico-umanitaria che nel 2021 festeggia il cinquantesimo anno dalla nascita. E sono le stesse che muovono ogni giorno oltre 65. 000 operatori umanitari MSF impegnati a portare cure mediche e aiuto incondizionato nelle emergenze di oltre 80 paesi. A raccontarlo, la campagna di sensibilizzazione che da oggi e per tutto l'anno ricorderà i momenti storici e le sfide ancora aperte.
    Fondata a Parigi il 22 dicembre 1971, da medici e giornalisti reduci da brucianti esperienze umanitarie in Biafra e Bangladesh, MSF - ricorda l'organizzazione in un comunicato - ha inaugurato un nuovo stile dell'intervento d'emergenza, che unisce l'azione medica indipendente all'impegno della testimonianza. Diventata un'organizzazione internazionale negli anni Ottanta, MSF è intervenuta nelle grandi emergenze di mezzo secolo, più o meno note o dimenticate: il genocidio in Ruanda, lo Tsunami in Indonesia, il terremoto ad Haiti, ma anche le guerre in Afghanistan, Siria e Yemen, l'epidemia di Ebola, le rotte globali della migrazione, le tante crisi permanenti dove migliaia di persone non hanno accesso alle cure.
    "Da cinquant'anni la nostra azione è in continua evoluzione: team d'urgenza per rispondere alle epidemie, ospedali gonfiabili o sotterranei sulle linee del fronte, cliniche mobili nei villaggi remoti, ma anche telemedicina, innovazione scientifica, salute ambientale" dichiara la dr.ssa Claudia Lodesani, infettivologa e presidente di MSF. "A non essere mai cambiati sono i nostri principi di imparzialità, neutralità e indipendenza, che continuano a guidare la nostra azione e identità: persone che aiutano persone, indipendentemente da chi siano e dove si trovino".
    Nel 1999 MSF riceve il Premio Nobel per la Pace "in riconoscimento del lavoro umanitario pionieristico realizzato in vari continenti" e per onorare lo staff medico dell'organizzazione impegnato a curare decine di milioni di persone in tutto il mondo. Oggi - sottolinea Msf - la sfida è il Covid-19.

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