"Desidero esprimere la mia profonda vicinanza al popolo indiano per le sofferenze provocate dalla nuova ondata della pandemia. L'Italia non farà mancare il proprio sostegno in questo momento di difficoltà. Abbiamo offerto, attraverso il Dipartimento della Protezione Civile, disponibilità all'invio di un sistema di produzione di ossigeno, messo a disposizione dalla Regione Piemonte, che potrà essere utilizzato per rifornire un ospedale tradizionale o da campo. Invieremo anche una squadra di personale specializzato per garantirne la corretta messa in opera". Lo dichiara il presidente del Consiglio Mario Draghi
Le vittime per il Covid in India hanno superato le 200 mila con il nuovo picco di oltre 3.000 morti solo nelle ultime 24 ore. Stando ai dati ufficiali del ministero della Salute i decessi nel Paese a causa della pandemia sono 201.187, ma secondo molti esperti i numeri sarebbero molto più alti. I positivi nel Paese sono 18 milioni, 360 mila nelle ultime 24 ore. Solo nel mese di aprile il numero di nuovi casi ha raggiunto i sei milioni.
Da una settimana il bollettino in India è spaventoso, quasi 3mila morti e 350mila contagi ogni giorno. E fa ancor più paura perché si tratta di una cifra con ogni probabilità decisamente sottostimata. "È un completo massacro di dati", ha detto al New York Times Bhramar Mukherjee, epidemiologa dell'Università del Michigan, che sta studiando le preoccupanti curve del subcontinente: "In base a tutti i modelli che abbiamo realizzato, crediamo che il vero numero di morti sia fra le due e le cinque volte superiore a quello ufficiale".
Era successo in occasione della prima ondata di Covid, quando al conteggio ufficiale erano sfuggite numerose persone morte lontane dagli ospedali, specie nelle aree rurali. E si sta ripetendo ora, di fronte a uno tsunami di contagi ancor più violento, che ha colpito il subcontinente quando il governo sperava di averlo evitato e non aveva limitato particolarmente i festeggiamenti dei matrimoni, adunate politiche e religiose.
La variante indiana del virus del Covid-19 è stata sequenziata in almeno 17 Paesi in tutto il mondo, fra cui l'Italia, secondo quanto rivelato dall'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) nel suo bollettino settimanale sulla pandemia. La mutazione del virus che sta flagellando con un impeto finora sconosciuto l'India, detta anche variante B.1.617, è stata rilevata in oltre 1.200 sequenziamenti caricati sulla banca dati internazionale Gisaid, ricorda l'Oms. I Paesi dove è stata rilevata con più frequenza, India, Stati Uniti, Regno Unito e Singapore. ma anche in Belgio, Svizzera, Grecia e Italia.
La variante B.1.617, che ha una serie di "sub-varianti" è stata classificata finora come mutazione "di interesse" ma non ancora "preoccupante", che l'etichetterebbero come più pericolosa del virus originale in quanto più contagiosa, più letale o resistente ai vaccini.
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