"Il mio lavoro è di portare i membri del Wto a lavorare insieme per trovare una soluzione pragmatica all'ineguale distribuzione dei vaccini" verso i Paesi in via di sviluppo. Lo ha detto la direttrice generale del Wto Ngozi Okonjo-Iweala intervenendo alla seconda giornata di State of the Union. "Abbiamo bisogno di incrementare la capacità di produzione", ha spiegato Okonjo-Iweala perché "l'80 per cento della produzione di vaccini è concentrata in dieci Paesi in Nord America, Asia meridionale ed Europa" e il recente pronunciamento degli Usa sulla questione dei brevetti "darà una spinta al negoziato".
"Mancano le capacità produttive, il problema non è la liberalizzazione dei brevetti". È quello che ha ribadito oggi a Berlino, la portavoce di Angela Merkel, Ulrike Demmer, nel corso della conferenza stampa di Berlino, replicando alla proposta di Washington di revocare i brevetti sui vaccini anticovid. "La questione per noi molto importante è che il mondo intero venga rifornito di vaccini", ha aggiunto Demmer. Ieri la stessa portavoce aveva anticipato alla Seuddeutsche Zeitung lo scetticismo della cancelliera sulla proposta di Joe Biden. "Questa nostra posizione sui brevetti non è nuova", ha aggiunto, e "contatti e scambi con gli Usa avvengono regolarmente".
"Sui brevetti dei vaccini la prossima mossa spetta agli Stati Uniti, per dare sostanza a quelle che finora sono solo dichiarazioni di principio, perché non si negozia su un comunicato di tre righe. Abbiamo bisogno di conoscere i dettagli", dichiarano fonti della Commissione europea.