"Sarò chiaro, se fallisce Glasgow fallisce tutto". Lo ha detto il primo ministro britannico Boris Johnson con riferimento alla Cop26, in conferenza stampa in chiusura del G20 a Roma. "Abbiamo fatto progressi in questo G20 ma abbiamo ancora strada davanti", ha aggiunto, "c'è bisogno di volontà politica".
Non ci può essere alcuna "scusa per andare" oltre il 2050 sul contenimento dei cambiamenti climatici non oltre 1,5 gradi in più, ha detto Johnson, il cui governo ha la presidenza della CoP26 di Glasgow, parlando a Roma dopo il vertice G20. Vertice che ha prodotto "alcuni progressi", ma ancora "lontano" da ciò che sarà necessario raggiungere, ha aggiunto. "Se la CoP26 di Glasgow fallisce, sarà un fallimento per tutto il mondo", ha avvertito il premier britannico, imputando ad alcuni Paesi chiave di aver garantito impegni "all'altezza" e notando come solo 12 dei 20 si siano impegnati ad arrivare a emissioni zero per il 2050.
"Mario ha fatto un lavoro superbo" al G20 di Roma nel "mantenere il focus" sul clima, ha detto ancora Johnson rispondendo a domande in conferenza stampa a conclusione del G20. Johnson ha quindi sottolineato di voler rivolgere un ringraziamento diretto alla presidenza italiana del G20 in vista della Cop26.