Contagi in aumento, campagne di immunizzazione che sembrano aver raggiunto il loro picco e il freddo alle porte che, come ormai noto, facilita la diffusione del coronavirus: l'Europa torna nell'occhio del ciclone del Covid.
La Germania sta vivendo i suoi giorni più difficili, con picchi di contagi che non si erano visti nemmeno nei tempi più cupi della pandemia: il Robert Koch Institut ha registrato 33.
Anche il Regno Unito resta uno dei Paesi più colpiti d'Europa, seppure con contagi e ricoveri in lieve calo rispetto alla scorsa settimana. Nelle ultime 24 ore, i nuovi casi sono tornati sotto quota 40.000 (37.369) a fronte però di oltre un milioni di tamponi, mentre i morti sono stati 2017, sopra i 200 per il terzo giorno consecutivo. Sull'isola tuttavia sono già 9 milioni le persone raggiunte dalla terza dose di vaccino.
La Russia continua a macinare tristi record, uno dietro l'altro. L'ultimo sul numero di decessi arrivati a 1.195 in 24 ore, il dato massimo in un solo giorno dall'inizio della pandemia. Nella Federazione, dove la vaccinazione non riesce a decollare, i nuovi casi sono stati 40.217.
Ma è tutta l'Europa dell'est a essere colpita con forza dalla nuova ondata. La Slovacchia ha registrato 6.713 nuovi casi di infezione, e anche qui si tratta di un incremento record dall'inizio della pandemia. Aumenta anche il numero di ricoverati: in 24 ore sono stati 116. I morti sono stati 34 in più. Nel Paese di 5 milioni di abitanti solo il 43% è vaccinato, e l'80% dei ricoverati per Covid non ha ricevuto neanche una dose.
Sono infatti i Balcani il grande focolaio d'Europa, con l'emergenza che colpisce in particolare Romania e Bulgaria, Paesi che registrano i tassi di vaccinazione più bassi in tutta l'Ue, circa il 30%. In Romania nelle ultime 24 ore i contagi sono stati quasi 9 mila e i morti 489: il sistema sanitario è al collasso, con le terapie intensive sature e decine di malati gravi trasferiti in ospedali all'estero, in prevalenza Ungheria, Polonia e Germania. Nuovo record di contagi giornalieri anche in Croazia: 6.310. Nella capitale Zagabria ben il 56% dei test effettuati è risultato positivo, anche questo un record. Quasi 5 mila i contagi da ieri in Bulgaria, dove i decessi sono stati 135, mentre la Serbia ha registrato 6.126 nuovi casi e 64 morti.
Infine la Slovenia, che ha registrato un nuovo record di contagi dall'inizio della crisi, 4.511 nelle ultime 24 ore. I decessi sono stati 9. Il più giovane paziente nelle terapie intensive slovene ha 21 anni, il più piccolo dei 735 ricoverati ordinari un bimbo di nemmeno un anno.
Covid: dalla Germania alla Russia, i focolai d'Europa
Grave la crisi nei Balcani, dove i vaccinati non superano il 30%