Joe Biden ha riunito il consiglio di sicurezza nazionale prima di intervenire al summit dei leader del G7 sulla crisi ucraina, dove - ha annunciato - gli Usa e gli alleati imporranno "severe sanzioni" contro la Russia per quella che ha definito una "guerra premeditata" foriera di "sofferenze umane e di una catastrofica perdita di vite umane". Il commander in chief parlerà nuovamente alla nazione alle 12 (le 18 in Italia) illustrando le nuove misure americane.
"Solo la Russia è responsabile per la morte e la distruzione che questo attacco porterà e gli Stati Uniti, i suoi alleati e partner risponderanno in modo unito e risoluto. Il mondo chiederà conto alla Russia", ha dichiarato Biden, che vede premiata la sua linea di rivelare mosse del Cremlino con le rivelazioni di intelligence e di tenere uniti gli alleati. Tra le sue telefonata una anche con il presidente ucraino Volodymyr Zelenski, che gli ha chiesto di "sollecitare i leader del mondo a parlare chiaramente contro la flagrante aggressione" di Putin e di "restare al fianco del popolo ucraino". Il presidente americano è stato informato dell'attacco in Ucraina dal segretario di stato Antony Blinken, dal capo del Pentagono Loyd Austin, dal capo delle stato maggiore congiunto Usa Mark Milley e dal consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan. In quel momento era ancora in corso la riunione dell'Onu per tentare di fermare l'invasione. Nel frattempo l'ambasciata americana a Kiev aveva invitato gli americani in Ucraina a restare al riparo.
IL PUNTO DA WASHINGTON - Biden annuncia dure sanzioni
Il presidente prima al consiglio di sicurezza, poi al G7