Sì del governo all'invio di armi dall'Italia all'Ucraina. Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera all'unanimità a un decreto che prevede, tra l'altro, di cedere mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari alle autorità di Kiev.
A quanto trapela, le armi che l'Italia dovrebbe mandare in Ucraina sarebbero sistemi anticarro e antiaereo, mitragliatrici leggere e pesanti e mortai. Si tratta di strumenti, secondo gli esperti militari, particolarmente utili proprio in un contesto di conflitto 'urbano' e di resistenza, dove è necessario avere a disposizione armi di facile trasporto e utilizzo. E' il caso per esempio dei missili anticarro o degli 'Stinger' antiaerei a infrarossi: sono maneggevoli, entrano nel bagagliaio di un'auto e soprattutto non sono molto difficili da usare. Anche un civile, con un addestramento ragionevole, può imparare a utilizzarli con efficacia. Il numero degli anticarro e degli 'Stinger' dovrebbe essere nell'ordine delle centinaia. Migliaia dovrebbero essere invece le mitragliatrici pesanti Browning o le più leggere Mg pronte a finire nelle mani di militari e patrioti ucraini.
Aiuti, quelli decisi oggi, che vanno ad aggiungersi a quelli già deliberati venerdì scorso, quando Palazzo Chigi aveva approvato un altro decreto che stanziava 174 milioni di euro tra il 2022 e il 2023 per il potenziamento della presenza militare a Est, e che prevedono il rafforzamento delle tre missioni già in atto, quella in Romania, la 'Baltic Guardian' in Lettonia e quella nel Mediterraneo Orientale. Quel provvedimento mobilitava 1.350 militari subito fino al 30 settembre, e altri 2.000 per eventuali esigenze di rinforzi o per dare il cambio ai primi soldati. Riguardo alla Romania, sono decollati ieri dalla base di Gioia del Colle (Bari) quattro Eurofighter che vanno a raddoppiare il numero di quelli già presenti nell'area. In Lituania invece saranno protagonisti gli alpini, mobilitati assieme agli altri corpi italiani di alta prontezza e specializzazione, come parà, incursori e lagunari.
Non solo: grazie a uno stanziamento di 12 milioni saranno inviati a Kiev anche "equipaggiamenti per la protezione individuale e della popolazione civile". Si tratta di elmetti e giubbotti antiproiettile ma anche dispositivi per individuare mine e altri ordigni esplosivi. Altri 3 milioni inoltre sono già stati stanziati per le iniziative di protezione civile: verranno inviate 200 tende da campo per un totale di mille posti letto.
Missili, armi e equipaggiamenti: quali aiuti militari dell'Italia all'Ucraina
Ok del Cdm, per tutto il 2022. Ma prima serve il sì delle Camere