"Non è concepibile nessuna equidistanza: se vogliamo essere fedeli ai nostri valori, dobbiamo sostenere il popolo ucraino che lotta per non soccombere all'invasione, per non perdere la propria libertà.
Questo sostegno non può e non deve significare inimicizia nei confronti del grande popolo russo, anzi.
"La guerra assurda e sanguinosa che all'improvviso è tornata a sconvolgere il cuore della nostra Europa provoca in me un orrore che non mi è facile descrivere - ha osservato la senatrice sopravvissuta all'Olocausto : quelle bombe sulle case, quelle famiglie in fuga, quei padri che baciano i figli forse per l'ultima volta e tornano indietro per combattere. Quanti ricordi di un terribile passato, che non avrei mai immaginato di rivedere così vicino a noi".
A giudizio di Segre, ancora, "anche rispetto a questa mostruosità della guerra la nostra Costituzione ci offre una guida sicura, se riusciamo a declinare in chiave universale i suoi precetti. Infatti, l'aggressione immotivata e ingiustificabile contro la sovranità dell'Ucraina rappresenta proprio l'esempio evidente del tipo di guerra che, più di ogni altro, l'articolo 11 della Costituzione ci insegna a 'ripudiare': la guerra come 'strumento di offesa alla libertà degli altri popoli'. E la resistenza del popolo invaso rappresenta l'esercizio di quel diritto fondamentale di difendere la propria patria, che l'articolo 52 prescrive addirittura come 'sacro dovere".
Ucraina: Segre, non è concepibile nessuna equidistanza
'Ma nessuna inimicizia al grande popolo russo'