"Adesso dobbiamo lavorare ad un tavolo di pace e speriamo di poter portare la Russia al tavolo di pace, perché anche i cittadini russi chiedono la pace". Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio a Rainews 24. "Lavoriamo all'obiettivo del tavolo, in stretto collegamento con i turchi - mi sento quotidianamente con il ministro degli Esteri turco - che sono quelli nello stadio più avanzato per favorire questo stato di pace" in Ucraina, ha aggiunto il titolare della Farnesina.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha fatto "aperture molto importanti" sulla Nato e su questioni territoriali che riguardano la Crimea e il Donbass "ma Putin non dà segnali", ha detto ancora Di Maio a Rainews 24, insistendo comunque sulla necessità di "iniziative diplomatiche" per mettere fine alla guerra in Ucraina.
"Ci troviamo purtroppo a ricordare che è passato un mese della guerra di Putin. Ha fatto oltre 1.000 morti, 135 bambini morti, che è il vero dato da tenere a riferimento per ricordarci purtroppo la tragedia che è nel cuore dell'Europa". "Ovviamente quello che dobbiamo fare noi come governi, Ue e alleati, è far vincere pace attraverso la diplomazia".
"Purtroppo sull'economia italiana ed europea si sta abbattendo il costo della guerra di Putin, non il costo delle sanzioni. Esportavamo al massimo 7 miliardi verso la Russia e sarà colpito questo ammontare per il 15%".
"Le sanzioni servono a togliere linfa all'esercito di Putin - ha detto ancora Di Maio a Rainews 24 -. Stiamo lavorando al quinto pacchetto di sanzioni, c'è una discussione in corso: il tema dell'oil and gas vede alcuni paesi più sensibili, ma da parte dell'Italia abbiamo sempre detto che aspettiamo la proposta della commissione Ue e crediamo che non ci debbano essere veti, perché le sanzioni sono l'unico strumento pacifico abbiamo per fermare questa guerra colpendo l'esercito russo".
Leggi l'articolo completo su ANSA.it