Le sirene d'allarme hanno risuonato questa mattina in tutte le città ucraine, prese di mira dall'attacco russo. Esplosioni sono state avvertite ancora una volta a Kiev, mentre alle 5 è scaduto l'ultimatum agli ultimi difensori di Mariupol, asserragliati in un'acciaieria e dagli Stati Uniti arriva una prima tranche del nuovo rifornimento di armi inviato da Biden a Zelensky.
Nel suo ultimo videodiscorso al popolo ucraino, il presidente ucraino ha definito "disumana" la situazione nella città portuale assediata, dove "la Russia sta deliberatamente cercando di distruggere tutti coloro che sono lì". In un'intervista alla Cnn che andrà in onda oggi, Zelensky è anche tornato a ribadire che "la Russia in Ucraina sta commettendo un genocidio. Abbiamo prove audio e video in cui si sentono i russi dire che ci odiano e che ci distruggeranno".
Il generale russo Mikhail Mizintsev, che comanda l'assedio di Mariupol, da parte sua ha ribadito che "data la situazione disperata che si è venuta a creare nello stabilimento metallurgico Azovstal, e guidate da principi umanitari, le forze armate russe offrono ai militanti dei battaglioni nazionalisti e ai mercenari stranieri di fermare le ostilità e deporre le armi.
In cambio sarà loro risparmiata la vita".
Proseguono intanto gli attacchi russi, in quasi tutte le regioni. A Kiev è stato colpito il sobborgo di Brovary che rischia l'interruzione di luce e acqua. Il sindaco di Irpin, Oleksandr Markushin, ha affermato che finora il 71% della città ha subito danni per i bombardamenti russi. E resta la paura sull'utilizzo di armi nucleari e chimiche. "I russi potrebbero essere disposti a usare armi nucleari tattiche" pur di vincere questa guerra, secondo Nina Krusciova, pronipote dell'ex leader sovietico Nikita Krusciov. Il sindaco di Trostianets ha affermato invece che le autorità hanno trovato i resti di armi chimiche, con "Sarin e altre sostanze velenose" nel villaggio di Bilka, che era stato occupato dai russi.
Sul fronte degli armamenti, un ultimo aggiornamento di intelligence della Gran Bretagna evidenzia che le forze russe continuano a ridistribuire equipaggiamenti da combattimento e di supporto dalla Bielorussia verso l'Ucraina orientale, incluse le aree di Kharkiv e Severdonetsk. Intanto le prime armi dell'ultimo pacchetto da 800 milioni di dollari di aiuti militari forniti dagli Stati Uniti a Kiev "sono iniziate ad arrivare" in Ucraina, secondo quanto ha riferito un funzionario della Casa Bianca.
C'è poi il fronte sanzioni. Il sesto pacchetto di provvedimenti Ue contro Mosca prenderà di mira il petrolio e le banche, ha spiegato la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen al quotidiano tedesco Bild am Sonntag.
"Stiamo esaminando ulteriormente il comparto banche, in particolare Sberbank, che rappresenta il 37% del settore bancario russo. E naturalmente ci sono le questioni energetiche", ha affermato la Von der Leyen spiegando che l'Ue sta lavorando su "meccanismi intelligenti" in modo che il petrolio possa essere incluso anche nelle prossime sanzioni.
Sul piano diplomatico, il miliardario russo Roman Abramovich si sarebbe recato a Kiev nel tentativo di riprendere i colloqui di pace tra Russia e Ucraina. Il cancelliere austriaco Karl Nehammer ha invece riferito che nel suo incontro a Mosca col leader russo, lo scorso 11 aprile, lo stesso Putin avrebbe assicurato che "collaborerà all'inchiesta internazionale" sui crimini di guerra commessi secondo la comunità internazionale dalle forze russe in Ucraina. Putin però "non si fida del mondo occidentale. Quindi, questo sarà il problema in futuro".
La tensione resta alle stelle fra Russia e Regno Unito, dopo le notizie di addestratori britannici a Kiev per aiutare le truppe ucraine e le misure prese dal Cremlino contro il premier Johnson. Il governo di Londra accusa la leadership russa di stare "preparando nuove menzogne per coprire le atrocità commesse dalle sue truppe sulla popolazione civile in Ucraina".
In un'intervista al Corriere della Sera, il premier Mario Draghi parla dei suoi tentativi di convincere Putin a trovare una strada per la pace: "Ci prima dell'inizio della guerra. Ci siamo lasciati con l'intesa che ci saremmo risentiti. Alcune settimane dopo però ha lanciato l'offensiva". In una nuova telefonata, qualche giorno fa, Draghi ha chiesto a Putin di trattare con Zelensky per il cessate il fuoco, ma il presidente russo ha risposto che "i tempi non sono maturi".
Draghi ribadisce che "resteremo accanto ai nostri amici ucraini" la cui resistenza "è eroica", ma la linea "di tutti gli alleati resta quella di evitare un coinvolgimento diretto dell'Europa nella guerra". Le sanzioni "sono essenziali per indebolire l'aggressore, ma non riescono a fermare le truppe nel breve periodo. Per farlo, bisogna aiutare direttamente gli ucraini, ed è quello che stiamo facendo". La proposta italiana "di un tetto al prezzo del gas russo sta guadagnando consensi e sarà discussa al prossimo Consiglio europeo sulla base di un documento generale preparato dalla Commissione". Le sanzioni, per Draghi stanno funzionando, "ora ci stiamo chiedendo se dobbiamo fare di più". Per non dipendere più dal gas russo "bisogna diversificare le fonti di energia e trovare nuovi fornitori", sottolinea. (ANSA).
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