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Kiev: 'Situazione Mariupol può portare al blocco dei negoziati'

Mosca all'acciaieria di Mariupol, se resistete sarete eliminati

Redazione Ansa

"Se continuano a opporre resistenza, saranno tutti eliminati". E' il messaggio del Ministero della Difesa russo alla resistenza ucraina asserragliata nell'acciaieria Azovstal di Mariupol, dopo lo scadere dell'ultimatum per la resa. Lo riporta l'agenzia russa Interfax, citando il portavoce del ministero Igor Konashenkov. "Al gruppo di forze ucraine, accerchiato e bloccato nell'acciaieria, è stato offerto di deporre volontariamente le armi e di arrendersi per salvare le loro vite" ma Kiev ha proibito al reggimento Azov di negoziare la resa, ha aggiunto Konashenkov secondo l'Interfax, citando alcune conversazioni radio intercettate.

l ministro degli Esteri ucraino Dymtro Kuleba ha affermato che non ci sono state recenti comunicazioni diplomatiche tra la Russia e il suo Paese e che la situazione a Mariupol potrebbe portare a un blocco ai negoziati. Il ministro lo ha detto in un'intervista a Cbs News riportata dal Guardian.
Mosca: 'Abbiamo preso Mariupol, ultimatum all'acciaieria' - Mariupol è stata "ripulita completamente l'area urbana da tutti i miliziani del battaglione Azov, dei mercenari stranieri e delle truppe ucraine" dalle truppe ucraine. Nella serata di ieri, alla fine del 51esimo giorno di guerra, Mosca ha annuncia che in tutta l'area urbana della città sul Mar d'Azov la resistenza è stata vinta, e solo un manipolo di forze di difesa resta asserragliato sotto i tunnel della grande acciaieria.

Oggi l'annuncio del portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov che 400 mercenari stranieri che combattono al fianco delle forze ucraine sono stati accerchiati nell'acciaieria Azovstal di Mariupol.

La grande acciaieria - che con la sua vasta rete di tunnel consente di sfuggire agli assalti nemici - è diventata la base del battaglione nazionalista Azov.

Si comincia a temere anche per l'arrivo dei rinforzi con la notizia, sempre da Mosca, che i russi hanno abbattuto vicino ad Odessa un cargo militare ucraino che trasportava le armi inviate dall'Occidente.
Alcuni gruppi di resistenza sono ancora attivi nell'acciaieria di Azovstal, ma "totalmente bloccati, con l'unica possibilità di deporre le armi e arrendersi". In precedenza le autorità locali avevano ammesso una situazione molto difficile. Con nuove unità russe costantemente schierate in città e rastrellamenti di tutti gli uomini per portarli nelle zone controllate dai secessionisti.

Quel che resta della resistenza è rappresentato dai marines ucraini e gli uomini del Battaglione Azov, protetti sotto i tunnel dell'acciaieria situata vicino alla costa. Per stanarli, Mosca sarebbe pronta a utilizzare bombe Fab-300 a alto potenziale, con un raggio di decine di metri.

Zelensky ha avvertito che la "distruzione delle forze ucraine a Mariupol segnerà la fine dei negoziati". Anche perché il presidente ucraino sa bene che la resa della città sul Mar d'Azov sarebbe un primo grande successo per le truppe di invasione, che alimenterebbe ulteriormente l'offensiva nel resto del Paese. Diversi analisti americani, inoltre, ritengono che la tattica di lento logoramento condotta a Mariupol dai russi potrebbe pagare anche sugli altri fronti, perché favorisce l'esercito più numeroso.

"Se continuano a opporre resistenza, saranno tutti eliminati". E' il messaggio del Ministero della Difesa russo alla resistenza ucraina asserragliata nell'acciaieria Azovstal di Mariupol, dopo lo scadere dell'ultimatum per la resa. Lo riporta l'agenzia russa Interfax, citando il portavoce del ministero Igor Konashenkov. "Al gruppo di forze ucraine, accerchiato e bloccato nell'acciaieria, è stato offerto di deporre volontariamente le armi e di arrendersi per salvare le loro vite" ma Kiev ha proibito al reggimento Azov di negoziare la resa, ha aggiunto Konashenkov secondo l'Interfax, citando alcune conversazioni radio intercettate.
    

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