"La guerra in Ucraina avrà gli impatti più devastanti sui Paesi in crisi alimentare, oltre quelli già sull'orlo della carestia". È l'allarme contenuto nel Rapporto Globale annuale sulle Crisi Alimentari di Fao-Programma alimentare Onu-Ue.
L'attuale impatto combinato di conflitti, aumento dei prezzi del cibo, carburante e fertilizzanti, perdita di mezzi di sussistenza, "può esacerbare l'insicurezza alimentare acuta in paesi come Afghanistan, Haiti, Siria, Yemen, Etiopia, Somalia e Sud Sudan".
Mentre si risponde alla crisi Ucraina, occorre anche "raddoppiare gli sforzi - qui l'appello - per aiutare queste comunità e i Paesi colpiti dalle crisi alimentari a produrre più cibo a livello locale, proprio dove è più necessario mitigare gli impatti di eventuali riduzioni delle importazioni o aumento dei prezzi alimentari".
Nel 2021 le persone colpite da grave insicurezza alimentare nel mondo hanno raggiunto la cifra di quasi 200 milioni, con numeri destinati a salire. L'allarme è contenuto nel rapporto annuale Fao-Programma alimentare Onu-Ue, insieme ad altri membri della Rete Globale contro le Crisi Alimentari. In particolare l' emergenza fame tocca 193 milioni di persone in 53 Paesi/territori per colpa di conflitti, shock economici sui prezzi e dovuti anche alle conseguenze del Covid, e condizioni climatiche estreme. Ciò rappresenta un aumento di quasi 40 milioni di persone dal 2020, quando erano 155 milioni di persone in 55 Paesi/territori.
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