"Le sanzioni dell'Unione europea contro il settore energetico russo sono una linea rossa per l'Ungheria". Lo ha detto il primo ministro ungherese Viktor Orban alla stazione radio Kossuth, secondo quanto riporta l'agenzia russa Tass. "Ero pronto a concordare con i primi cinque pacchetti di sanzioni Ue, ma ho detto chiaramente fin dall'inizio che c'è una linea rossa: il settore dell'energia", ha detto.
Le sanzioni europee sono "una bomba atomica che vogliono sganciare sull'economia ungherese", ha aggiunto Orban. "Ogni Paese ha il diritto sovrano di determinare la propria bilancia energetica - ha puntualizzato - evidenziando che le sanzioni già imposte dall'Ue sono più dannose per l'economia europea che per quella russa".
Il vice presidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev ha accolto con favore la contrarietà del primo ministro ungherese Viktor Orban all'embargo sugli idrocarburi russi e alle sanzioni contro il patriarca di Mosca Kirill e alla Russia. "Il primo ministro ungherese Orban ha fatto un passo coraggioso in un'Europa senza voce. Ha rifiutato di supportare l'embargo agli idrocarburi, che è disastroso per l'economia del suo paese e le folli sanzioni conto gli ecclesiasti", ha detto Medvedev su Telegram. "I leader più ragionevoli degli Stati Ue" sono stanchi di seguire la dannosa politica guidata dagli Usa, ha aggiunto.