"La logica secondo cui la massiccia fornitura di armi all'Ucraina sarebbe un mezzo per arrivare alla pace mi sembra quantomeno bizzarra. In sostanza si tratta di alimentare all'infinito la situazione di conflitto e di moltiplicare vittime e distruzioni.
"Inoltre non è possibile fare completa chiarezza su chi abbia effettivamente in mano queste armi - prosegue l'ambasciatore nell'intervista diffusa anche sui social dell'ambasciata -. In effetti, oltre alle forze armate regolari, alle operazioni di combattimento in Ucraina partecipano formazioni nazionaliste e territoriali, che non sono sotto il controllo di Kiev o non lo sono completamente. Dove finiranno queste armi e in quali regioni al di fuori dell'Ucraina saranno utilizzate in futuro sono domande a cui non c'è risposta".
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