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Ucraina: Putin, vogliamo la fine del conflitto 'il prima possibile'

Ma Kiev "rifiuta i negoziati". Il ceceno Kadyrov fa appello alla mobilitazione

Redazione Ansa

 La Russia vuole far finire il conflitto in Ucraina "il prima possibile", ma Kiev "rifiuta i negoziati". Lo afferma il presidente Vladimir Putin, citato da Interfax.

Putin ha spiegato che il piano per l'operazione militare speciale in Ucraina "non subirà correzioni". La Russia "non ha fretta" di raggiungere i suoi obiettivi in Ucraina, che rimangono inalterati, ha aggiunto.

Mosca ha dato finora una risposta contenuta ai "tentativi dell'Ucraina di danneggiare le infrastrutture russe, ma la risposta sarà più seria se essi continueranno", ha affermato ancora Putin, che ha accusato Kiev di aver tentato di attaccare le centrali nucleari russe. Mosca "farà tutto per prevenire" tali azioni.

Il leader del Cremlino ha poi accusato l'Occidente di aver coltivato "per decenni" l'idea di un collasso della Russia. Mosca, quindi, ha lanciato l'operazione militare speciale in Ucraina per impedire che venisse creata una enclave "da usare per fare vacillare" la stessa Russia, ha dichiarato Putin.

Il leader ceceno Ramzan Kadyrov fa intanto appello alla mobilitazione e invita ogni regione russa a fornire un battaglione di "almeno 1.000 volontari". "La Russia è uno Stato federale in cui ogni regione può assumere iniziative e una di queste dovrebbe essere l'auto-mobilitazione", ha scritto Kadyrov su Telegram. "Non c'è bisogno di attendere che il Cremlino dichiari la legge marziale o la fine dell'operazione speciale in Ucraina, ogni leader regionale è in grado di addestrare e assumere almeno un migliaio di volontari. Potremmo avere un esercito di 85mila uomini".
   

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