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Rosneft minaccia cause, in Germania esproprio illegale

Sulle raffinerie tedesche investiti 4,6 miliardi di euro

Redazione Ansa

 La decisione della Germania di prendere il controllo delle attività tedesche di Rosneft "è illegale e, di fatto, è un'espropriazione di asset che segue la situazione creata intenzionalmente dalle rilevanti sanzioni della Ue e dalle azioni dei regolatori tedesco e polacco con l'obiettivo di sequestrare le attività". E' quanto afferma il colosso petrolifero russo in una nota dopo l'annuncio di ieri di Berlino.
    A fronte di una decisione che Rosneft ritiene "non temporanea", il gruppo russo minaccia "azioni legali" per difendere gli interessi dei suoi azionisti.
    Per Rosneft l'esproprio rappresenta "una violazione di tutti i principi fondamentali di un'economia di mercato e delle fondamenta civili di una moderna società costruita sul principio dell'inviolabilità della proprietà privata". Il gruppo russo, che rivendica di aver continuato "ad adempiere in pieno i suoi impegni sulla fornitura di prodotti petroliferi", ricorda di aver sostenuto investimenti sulle sue raffinerie tedesche per 4,6 miliardi di euro. 

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