Il presidente bielorusso Alexander Lukashenko ha preso la decisione di avviare una mobilitazione segreta in Bielorussia per aumentare il personale delle unità di combattimento. Lo scrive il sito indipendente bielorusso Nasha Niva.
La "mobilitazione nascosta" - scrive - avrà luogo con il pretesto di controllare l'idoneità militare e chiamare i coscritti alle adunate, che sono popolarmente conosciute come "reclutamento di partigiani". Circa 2.000 persone verrebbero coinvolte nella prima fase della mobilitazione, afferma una fonte militare anonima citata da Nasha Niva.
Non c'è stato alcun annuncio ufficiale, ma nel frattempo il ministro degli Esteri bielorusso, Vladimir Makei, in un'intervista al quotidiano Izvestia, ha dichiarato che in Bielorussia è stato introdotto un "regime di operazione antiterrorismo" e che "sono state ricevute informazioni secondo cui alcuni Stati vicini stanno pianificando provocazioni fino alla presa di alcune parti del territorio bielorusso".
A stretto giro il ministro è però stato smentito dall'agenzia di stampa BelTa, che citando il Kgb (i servizi bielorussi) afferma che non è stato introdotto nessun "regime di operazione antiterrorismo". "Non è stata effettuata un'operazione antiterroristica sul territorio della Repubblica di Bielorussia e attualmente non è in corso. Le informazioni diffuse su Internet non sono affidabili", afferma una fonte di Belta nel Kgb.
Bielorussia: media, Lukashenko avvia mobilitazione 'segreta'
Ministro Esteri, siamo in regime operazione antiterrorismo