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Germania: sì del governo alle linee guida legalizzazione cannabis

il documento ora andrà sottoposto alla Commissione europea

Karl Lauterbach

Redazione Ansa

Il gabinetto tedesco ha approvato un documento con le linee guida della legge sulla liberalizzazione della cannabis in Germania: questa prevede che si possa essere in possesso di una quantità della sostanza ad uso personale ricreativo entro i 30 grammi.
    "La politica sulle droghe va cambiata", ha affermato il ministro della Salute, Karl Lauterbach, in conferenza stampa a Berlino. Il governo tedesco vuole regolare il consumo e la produzione della cannabis, per depenalizzarla e proteggere meglio anche la salute dei giovani, ha spiegato. "Il consumo della cannabis è aumentato. L'anno scorso 4 milioni di persone hanno fatto uso di cannabis in Germania. Nella fascia di età fra i 18 e i 24 anni a farne uso è il 25%". 

Il documento con le linee guida andrà adesso sottoposto alla Commissione europea e ad altri organismi di diritto internazionale, ha spiegato il ministro. Solo successivamente si potrà andare avanti nel processo normativo e una legge sulla depenalizzazione della cannabis per gli adulti potrebbe arrivare l'anno prossimo. È inoltre ancora oggetto di verifiche se si debba prevedere una soglia limite di Thc sotto i 21 anni. Lauterbach ha spiegato di essersi a lungo occupato del legame fra uso continuativo della cannabis e il possibile insorgere di malattie come schizofrenia e psicosi, affermando di essere bene a conoscenza dell'ampia letteratura scientifica a riguardo. "Anche per questo sono stato sempre contrario in passato alla depenalizzazione, ho cambiato idea solo nell'ultimo anno e mezzo", ha detto rispondendo a una domanda in proposito di un giornalista. "Ma questa politica non ha avuto successo in Germania e proseguendo così non andiamo da nessuna parte", ha affermato. "Il consumo della cannabis è aumentato anche fra gli adulti e la tendenza va nella direzione sbagliata", ha aggiunto. La legalizzazione dell'uso personale della cannabis a scopo ricreativo potrebbe andare di pari passo con una maggiore informazione anche sugli effetti collaterali, "per proteggere meglio al salute soprattutto dei giovani".
   

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