(ANSA) - SHARM EL SHEIKH, 08 NOV - I paesi del sud del mondo
avranno bisogno di più di 2mila miliardi di dollari all'anno
entro il 2030 per finanziare la loro azione per il clima, quasi
la metà dei quali proverrà da investitori esterni: lo prevede un
rapporto commissionato dalla presidenza della Cop appena
pubblicato.
Questi investimenti nei mercati emergenti e nei paesi in via
di sviluppo - esclusa la Cina - dovrebbero essere utilizzati per
"ridurre le emissioni, costruire resilienza, affrontare le
perdite e i danni causati dai cambiamenti climatici e
ripristinare la terra e la natura", secondo il rapporto
commissionato dalla presidenza egiziana della COP27 e da quella
quella precedente, britannica.
La somma totale necessaria per questi obiettivi dovrebbe
raggiungere circa 2,4 trilioni di dollari all'anno entro il
2030: di questi, 1.000 miliardi dovranno venire da finanziamenti
esterni grazie a investitori, paesi sviluppati e istituzioni
multilaterali. Il resto verrebbe da finanziamenti all'interno di
questi paesi, privati ;;o pubblici.
Per garantire finanziamenti esterni, "il mondo ha bisogno di
una svolta e di una nuova tabella di marcia per i finanziamenti
per il clima", scrivono gli autori, gli economisti Vera Songwe,
Nicholas Stern e Amar Bhattacharya. "Potenti effetti
moltiplicatori possono emergere dai punti di forza complementari
di tutte le fonti di finanziamento", sottolineano.
Il rapporto propone strade concrete come una
riorganizzazione delle banche multilaterali di sviluppo e un
aumento dei prestiti a tasso basso o zero dei paesi sviluppati.
(ANSA).
Cop27: ai Paesi poveri servono 2.000 miliardi l'anno
Rapporto presidenze, per finanziare azioni sul clima entro 2030