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Germania e Polonia nazionalizzano l'eredità della russa Gazprom

Berlino ha nazionalizzato Safe, mentre Varsavia il gasdotto Yamal

Un impianto in Germania (archivio)

Redazione Ansa

Il governo tedesco sta nazionalizzando la società gas Sefe, ex Gazprom Germania ed ex controllata del colosso russo del gas. Il ministero dell'Economia Wolfgang Schäuble ha giustificato le misure con il rischio d'insolvenza dell'azienda, che potrebbe mettere in pericolo la sicurezza dell'approvvigionamento energetico in Germania. Lo riporta Dpa.

Sefe (Securing Energy for Europe) ha assunto il suo nuovo nome a giugno. Già da aprile l'azienda è sotto amministrazione fiduciaria da parte dell'Agenzia tedesca delle Reti, cioè da quando Gazprom ha lasciato il controllo dell'allora Gazprom Germania. Ora lo Stato tedesco rileverà completamente Sefe per "garantire l'operatività commerciale e stabilizzare l'impresa". Un primo prestito da parte della banca pubblica Kfw verrà inoltre aumentato da 11,8 a 13,8 miliardi di euro. Il finanziamento per l'operazione arriverà dal nuovo Fondo di stabilizzazione per l'economia tedesca da 200 miliardi. Sefe resta il secondo importatore di gas in Germania. Al primo posto c'è Uniper, anch'essa già da settimane in fase di completa nazionalizzazione.

E' ricorso a una misura simile anche il governo polacco. A causa delle sanzioni antirusse oggi ha acquisito le azioni della società EuRoPol Gaz, che appartengono a Gazprom. Lo ha reso noto il ministero per lo sviluppo e tecnologia, precisando che lo ha fatto su richiesta dell'Agenzia della sicurezza interna. EuRoPol Gaz gestisce la rete del gasdotto Yamal che attraversa la Polonia.

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