Una foto in maglietta con una scritta offensiva per Vladimir Putin e il dito medio alzato, a ribadire plasticamente il concetto. Questo il messaggio inviato dall'ambasciatore ucraino presso le Nazioni Unite, Sergiy Kyslytsya, al presidente russo in un'immagine pubblicata sul suo profilo Twitter. Un'iniziativa che ha provocato la reazione immediata di Maria Zakharova: Questo "è tutto ciò che rimane al regime di Kiev", ha affermato la portavoce del ministero degli Esteri russo sul suo canale Telegram.
Nella parte scritta del suo post, Kyslytsya parla di Putin chiamandolo 'Putler', sintesi del suo nome e di quello di Hitler, e riferendosi agli attacchi missilistici russi di ieri su gran parte dell'Ucraina. "Ascoltare l'inviato di Putler al Consiglio di Sicurezza - afferma il rappresentante di Kiev - è stato uno dei compiti più terribili. Anche sapendo che il suo posto all'inferno è eterno, l'attacco terrorista di Putler non mi lascia opzioni diplomatiche". E in foto, appunto, l'esplicito messaggio.
Questo, risponde la Zakharova, è "tutto ciò che è rimasto al regime di Kiev, i cui tratti distintivi sono da molto tempo la venalità, la malvagità, l'immoralità, la demenza e la rabbia. Cadono mostrando con orgoglio il dito medio, che è diventato il loro vergognoso simbolo".
Kiev, c'è rischio reale di disastro nucleare e radioattivo "I regolamenti delle centrali nucleari, dotate di sistemi di sicurezza affidabili, prevedono la disconnessione automatica dalla rete elettrica (in caso di necessità, ndr). Tuttavia, questo non dovrebbe essere rassicurante: c'è un reale pericolo di un disastro nucleare e radioattivo a seguito dei bombardamenti e c'è un enorme rischio di danni alle centrali nucleari": lo afferma Petro Kotin, il presidente dell'operatore Energoatom dopo che ieri è stata attivata la protezione di emergenza presso le centrali nucleari ucraine. Lo riporta Unian.
Kiev, 'cittadini preparatevi ad altri attacchi russi' La Russia lancia una raffica di missili contro l'Ucraina circa una volta alla settimana, quindi i cittadini dovrebbero prepararsi ad altri atti di terrore da parte del Cremlino: lo ha detto il portavoce dell'intelligence della difesa ucraina (Gur), Andriy Yusov, durante una conferenza stampa. Lo riporta Ukrinform.
"Vediamo davvero dei tentativi di attuare un piano terroristico deliberato di uno Stato e di un regime terroristici", ha affermato Yusov. "Stanno cercando di piegarci, di farci sprofondare nell'oscurità e nel freddo della guerra e di costringerci a negoziare alle condizioni dell'aggressore. Non funzionerà. Sappiamo che la periodicità è di circa una settimana, il periodo necessario per prepararsi al prossimo massiccio attacco missilistico. L'Ucraina, a sua volta, si sta preparando per un funzionamento più efficace dei sistemi di difesa aerea e missilistica, ma purtroppo non c'è dubbio che il regime terroristico continuerà. Sì, continueranno". Rispondendo a una domanda sulla capacità della Russia di compiere questi attacchi nel tempo, Yusov ha osservato che nonostante il numero limitato di missili ad alta precisione, Mosca ha una grande quantità di missili S-300, quindi le città in prima linea saranno particolarmente esposte agli attacchi. "Ci rendiamo conto che le scorte di armi ad alta precisione in Russia sono in gran parte esaurite. Ma ci sono molti missili che non sono altamente precisi", ha commentato. "In molti casi un missile manca l'obiettivo di un chilometro e non colpisce solo le infrastrutture energetiche, ma anche obiettivi civili, grattacieli residenziali, case di maternità, ospedali".
Intanto i servizi di sicurezza interni russi (Fsb) hanno detto di avere sventato un tentativo dell'Ucraina di compiere un "atto terroristico di sabotaggio" contro un gasdotto nella regione russa di Volgograd che alimenta il flusso verso la Turchia e l'Europa. L'attacco, precisa l'Fsb, citato dalla Tass, era stato preparato dai servizi speciali di Kiev e doveva essere compiuto con cariche esplosive. Alcuni cittadini russi coinvolti nel piano sarebbero stati arrestati.
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