Primo piano

La Nato dalla fondazione all'espansione a Est

Aspettando Svezia e Ucraina, Helsinki è stata l'ultima a entrare

Vilnius

Redazione Ansa

La Svezia e poi, "a guerra finita", probabilmente anche l'Ucraina si andranno ad aggiungere ai 31 Paesi che fanno già parte della Nato. Acronimo dell'inglese North Atlantic Treaty Organization, l'alleanza militare a carattere difensivo venne fondata nel 1949 da dieci Paesi europei e due nordamericani per controbilanciare la crescente forza dell'Unione delle repubbliche sovietiche (Urss), in un mondo che usciva dalla Seconda guerra mondiale per entrare nella Guerra fredda.

* I PAESI FONDATORI - Gran Bretagna, Francia, Italia, Islanda, Belgio, Paesi Bassi, Lussemburgo, Danimarca, Norvegia e Portogallo, e ancora Stati Uniti e Canada. Questi i 12 Paesi che si riunirono a Washington il 4 aprile del 1949 per firmare il trattato istitutivo della Nato. La base giuridica era l'articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite, in cui si riafferma il diritto intrinseco degli Stati indipendenti alla difesa individuale o collettiva. Proprio quest'ultima risponde al principale obiettivo dell'Alleanza, ovvero l'impegno dei membri a proteggersi reciprocamente in caso di attacco a uno di loro. Un principio sancito dall'articolo 5 di un Trattato per certi versi semplice, che contiene solamente 14 punti.

* LE PRIME ADESIONI - Poco dopo la fondazione dell'Alleanza ci furono anche le prime adesioni. Prima Grecia e Turchia, nel 1952, poi tre anni più tardi la Germania Ovest, lo stesso anno in cui i sovietici crearono un'organizzazione specchio della Nato con la firma del Patto di Varsavia. La Spagna, nel 1982, fu l'ultimo Paese a entrare prima della caduta del Muro del Berlino del 1989. Un evento spartiacque per la composizione stessa della Nato: da lì in avanti l'Alleanza si espanderà verso est. Da annotare, in questo periodo di tempo, anche l'uscita della Francia dal Comando militare integrato, nel 1966, per volere di Charles De Gaulle. Parigi rientrerà solo nel 2009.

* L'ALLARGAMENTO A EST - La fine dell'Urss determinò un cambio di rotta per la Nato: da lì in avanti entrarono a far parte dell'Alleanza ex appartenenti al Patto di Varsavia ed ex Paesi del blocco comunista. Nel 1997 furono invitate Polonia, Ungheria e Repubblica Ceca, che entrarono definitivamente nel 1999, lo stesso anno in cui la Nato intervenne militarmente in Kosovo. Pochi anni prima, nel 1995, era accaduto lo stesso in Bosnia ed Erzegovina sempre nell'ambito della dissoluzione della Jugoslavia. Nel 1999 venne ufficializzata la procedura che permetteva i nuovi ingressi, il cosiddetto Piano d'azione per l'adesione (Map) che adesso alcuni Stati vorrebbero eliminare per favorire l'ingresso dell'Ucraina nell'alleanza. Nel 2004 ci fu l'allargamento più grande dalla fondazione del 1949: nello stesso anno aderirono i Paesi baltici (Estonia, Lettonia e Lituania), ma anche Bulgaria, Romania, Slovacchia e Slovenia. Cinque anni dopo, nel 2009, entrarono anche Croazia e Albania e, sempre dai Balcani, il Montenegro aderì nel 2017. Nel 2020 fu la volta della Macedonia, l'ultimo ingresso prima della discussa adesione della Finlandia, nel 2023, che ha portato a 31 il numero totale dei Paesi alleati.

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