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Scandalo del British Museum, 'furti di reperti da 20 anni'

Archeologa greca attacca, non è luogo sicuro per Marmi Partenone

Redazione Ansa

(ANSA) - LONDRA, 23 AGO - Monta lo scandalo dei preziosi reperti rubati al British Museum dopo le ultime rivelazioni dei media. Stando infatti al Times, che cita una fonte della polizia, i furti all'interno dell'istituzione culturale londinese sono iniziati almeno 20 anni fa, un periodo molto più lungo rispetto a quanto si ipotizzava in precedenza. "Crediamo che abbiano venduto molti degli oggetti per poche centinaia di sterline. Alcuni sono stati semplicemente fusi", ha dichiarato la fonte.
    Non solo, il museo era stato avvertito nel febbraio 2021 dal mercante d'arte Ittai Gradel tramite un'e-mail in cui esprimeva le sue preoccupazioni dopo aver individuato parti di gioielli romani messe in vendita su eBay. Tuttavia, il vicedirettore Jonathan Williams aveva risposto cinque mesi dopo affermando che era stata condotta "un'indagine approfondita" sulla vasta collezione e insistendo sul fatto che non vi fosse alcun indizio di illeciti.
    Ma il caso, che ha portato al licenziamento di un dipendente, Peter John Higgs, 56enne curatore delle collezioni sulla Grecia antica, all'avvio di una indagine da parte di Scotland Yard e di una inchiesta interna al museo, ha scatenato anche una polemica internazionale. Despina Koutsoumba, direttrice dell'Associazione degli archeologi greci, ha affermato che l'istituzione non può più affermare che i reperti ellenici sono "protetti". Ha così riaperto per l'ennesima volta la storica diatriba sui marmi del Partenone, tesoro archeologico esposto al British Museum, ereditato dal Regno Unito dai tempi dell'impero ma rivendicato da Atene. "Devono essere restituiti perché non sono al sicuro", ha dichiarato in modo provocatorio l'archeologa in un'intervista a Bbc Radio. Non si è fatta attendere la risposta britannica. Il deputato conservatore Tim Loughton, presidente del gruppo di lavoro parlamentare per il British Museum, ha criticato il "palese opportunismo" da parte greca e sottolineato che la scomparsa dei reperti è un fatto grave ma non mette certo in discussione la sicurezza offerta dal museo di Londra per i tesori custoditi al suo interno. (ANSA).
   

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