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'I russi si rifiutano di combattere, il morale dell'esercito è a terra'

Lo dice l'intelligence britannico: 'condannati 100 soldati a settimana'

Redazione Ansa

    "L'elevato tasso di condanne ai soldati russi che si rifiutano di combattere dimostra il cattivo stato del morale dell'esercito russo": lo scrive il ministero della Difesa britannico nel suo aggiornamento quotidiano di intelligence.

    Il 25 agosto scorso due soldati russi sono stati condannati da un tribunale militare a scontare almeno due anni in una colonia penale per essersi rifiutati di obbedire all'ordine di tornare al fronte in Ucraina, si legge nel rapporto pubblicato su X.

    Il 18 luglio scorso, ricordano gli esperti di Londra, Mediazona aveva riferito che la Russia stava condannando quasi 100 soldati a settimana che si rifiutavano di combattere. "Se questa tendenza continua - prosegue il documento -, ci saranno circa 5.200 condanne all'anno per rifiuto di combattere".

    Questa situazione "riflette probabilmente la mancanza di addestramento, di motivazione e le situazioni di forte stress che le forze russe devono affrontare lungo l'intero fronte ucraino - conclude il rapporto -. Sebbene alcuni soldati si siano rifiutati di combattere e i tassi di logoramento rimangano elevati, la Russia probabilmente attenua le proprie perdite impegnando in prima linea una massa di soldati scarsamente addestrati". 
   

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