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Zelensky, 'Mai avuto dubbi sul sostegno italiano all'Ucraina'

'La nostra collaborazione con Roma è fondamentale'

Zelensky durante il suo intervento al Forum The European House-Ambrosetti a Cernobbio.

Redazione Ansa

    "La nostra collaborazione con l'Italia è fondamentale ogni giorno e non abbiamo mai avuto dubbi rispetto alla forza delle decisioni dell'Italia nei nostri confronti rispetto al supporto per l'Ucraina". Lo ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in collegamento video al Forum The European House-Ambrosetti a Cernobbio.

    "Vogliamo ringraziare l'Italia per il sostegno politico che ci ha dato e anche l'Ue per aver sostenuto la nostra candidatura e gli impegni per garantire la sicurezza del nostro Paese. Sono certo che questo sia il momento delle decisioni forti per la nostra sicurezza e per l'Europa", ha aggiunto. 

 

 

'Il mondo vede che non c'è forza nella Russia'

    Nel suo intervento, il presidente ucraino ha detto che "vediamo chiaramente chi è il nemico. Non c'è forza dall'altra parte del fronte, stanno solo commettendo crimini contro l'umanità, il mondo vede tutto questo. Chi vede forza in un missile lanciato contro un aereo che sta volando in assoluta pace, chi vede forza in un leader che deve muoversi nel suo stesso Paese in un mezzo blindato? Vediamo la debolezza, non la forza, anche quando stanno cercando di creare caos in Africa. Non stanno dimostrando di essere forti, ma di distrarre il mondo. Il terrore non significa forza". 

'Il mondo vede che non c'è forza nella Russia'

    Nel suo intervento, il presidente ucraino ha detto che "vediamo chiaramente chi è il nemico. Non c'è forza dall'altra parte del fronte, stanno solo commettendo crimini contro l'umanità, il mondo vede tutto questo. Chi vede forza in un missile lanciato contro un aereo che sta volando in assoluta pace, chi vede forza in un leader che deve muoversi nel suo stesso Paese in un mezzo blindato? Vediamo la debolezza, non la forza, anche quando stanno cercando di creare caos in Africa. Non stanno dimostrando di essere forti, ma di distrarre il mondo. Il terrore non significa forza". 

'Senza la Crimea e i territori occupati non ci sarà una pace sostenibile in Europa'

   In quanto ai territori invasi e annessi da Mosca, il presidente ucraino ha sottolineato che "senza la Crimea, senza il Donbass e i territori occupati non ci potrà essere una pace sostenibile in  Ucraina e quindi nemmeno nell'area europea. L'Ucraina, essendo una nazione civilizzata, non riconosce la parte di Crimea che appartiene alla Federazione Russa, altri Paesi non riconoscono questo e quindi la situazione non è sostenibile e ci sarà un caos permanente, è questo che cerca la Russia. Questo può essere risolto in modo diplomatico o militare. Le truppe russe dovrebbero lasciare la penisola senza ulteriori pressioni, consentirebbe di risparmiare vite".

 

'Senza la Crimea e i territori occupati non ci sarà una pace sostenibile in Europa'

   In quanto ai territori invasi e annessi da Mosca, il presidente ucraino ha sottolineato che "senza la Crimea, senza il Donbass e i territori occupati non ci potrà essere una pace sostenibile in  Ucraina e quindi nemmeno nell'area europea. L'Ucraina, essendo una nazione civilizzata, non riconosce la parte di Crimea che appartiene alla Federazione Russa, altri Paesi non riconoscono questo e quindi la situazione non è sostenibile e ci sarà un caos permanente, è questo che cerca la Russia. Questo può essere risolto in modo diplomatico o militare. Le truppe russe dovrebbero lasciare la penisola senza ulteriori pressioni, consentirebbe di risparmiare vite".

 

'La morte di Prigozhin mostra che non possiamo fidarci di Putin'

   "Se è vero che Putin ha ucciso Prigozhin - stiamo ancora aspettando conferma di questo - ci sta ulteriormente mostrando la sua debolezza. La promessa di certe garanzie a Prigozhin e poi la sua uccisione significa quanto deboli siano le parole di Putin. E' impossibile andare a negoziare con Putin perché non riesce a mantenere le sue stesse parole e promesse", ha sottolineato il presidente ucraino.

   Secondo Zelensky "tutto questo conferma che non possiamo fidarci di Putin e che la sua parola non vale nulla. Aveva paura
di Prigozhin e quindi lo ha gestito come abbiamo visto".

'La morte di Prigozhin mostra che non possiamo fidarci di Putin'

   "Se è vero che Putin ha ucciso Prigozhin - stiamo ancora aspettando conferma di questo - ci sta ulteriormente mostrando la sua debolezza. La promessa di certe garanzie a Prigozhin e poi la sua uccisione significa quanto deboli siano le parole di Putin. E' impossibile andare a negoziare con Putin perché non riesce a mantenere le sue stesse parole e promesse", ha sottolineato il presidente ucraino.

   Secondo Zelensky "tutto questo conferma che non possiamo fidarci di Putin e che la sua parola non vale nulla. Aveva paura
di Prigozhin e quindi lo ha gestito come abbiamo visto".

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