"L'Italia non sta rispettando le riammissioni del sistema di Dublino. E finché non lo farà, nemmeno noi accoglieremo altri rifugiati" dall'Italia con il meccanismo di solidarietà. Lo ha ribadito la ministra tedesca dell'Interno, Nancy Faeser, parlando in una trasmissione di Zdf. Ora Berlino aspetta che Roma "venga di nuovo incontro a noi" per adempiere ai "suoi impegni", ha detto Faeser.
La migrazione potrebbe essere "una forza dissolvente per l'Unione Europea" a causa delle profonde differenze culturali tra i paesi europei e della loro incapacità a lungo termine di raggiungere una politica comune. A lanciare l'allarme, in un'intervista al Guardian, è l'Alto Rappresentante Ue per la Politica Estera Josep Borrell. "Alcuni membri dell'Ue hanno uno stile 'giapponese': non vogliamo mescolarci. Non vogliamo migranti. Non vogliamo accettare persone dall'esterno. Vogliamo la nostra purezza", sottolinea Borrell osservando come, invece, l'Europa "necessiti " dei migranti contro il calo demografico.
Berlino finanzia Sos Humanity, 'grande stupore' di Palazzo Chigi
E' Sos Humanity l'ong tedesca destinataria dei fondi che il ministero degli Esteri di Berlino ha stanziato per finanziare un progetto sulle operazioni di salvataggio di migranti nel Mediterraneo. Lo ha rivelato un portavoce della Ong contattato al telefono dall'ANSA. "Il 18 settembre il ministero degli Esteri federale ha stanziato i fondi destinati al salvataggio in mare previsti dalla Commissione di bilancio e ha approvato una richiesta che prevede di sostenere finanziariamente Sos Humanity", ha precisato il portavoce, Lukas Kaldenhoff.
"Avremmo preferito che tutti i due milioni di euro all'anno stanziati nel bilancio federale per il soccorso in mare nel Mediterraneo fossero stati destinati al soccorso civile (...) attraverso l'alleanza United4Rescue, come inizialmente previsto", ha aggiunto Kaldenhoff, coordinatore della comunicazione terra-mare della Ong. "L'indipendenza politica del nostro lavoro non è messa in discussione da finanziamenti pubblici o privati", ha sottolineato il portavoce aggiungendo che "il sostegno finanziario a singole organizzazioni di soccorso in mare non esime il governo tedesco dall'obbligo di attuare gli obiettivi formulati nell'accordo di coalizione del 2021": tra questi, ha citato Kaldenhoff, c'è "un soccorso in mare nel Mediterraneo coordinato dallo Stato e sostenuto dall'Europa". "SOS Humanity continuerà a battersi per questo obiettivo", ha concluso.
"Il ministero degli Affari Esteri federale sta attuando un programma di sostegno finanziario istituito dal Bundestag", il parlamento tedesco, ha ricordato il portavoce, aggiungendo che "l'obiettivo è quello di sostenere sia il soccorso civile in mare che i progetti a terra per le persone soccorse in mare. Abbiamo ricevuto diverse richieste di finanziamento. In due casi l'esame delle domande è già stato completato. L'erogazione dei fondi, in questi due casi, è imminente". "Si tratta di un progetto per l'assistenza a terra in Italia di persone soccorse in mare e di un progetto di un'organizzazione non-governativa sulle misure di salvataggio in mare", ha aggiunto ancora senza indicare nomi. Anche se il portavoce non l'ha ricordato, Hans-Dieter Lucas - l'ambasciatore tedesco a Roma - appena martedì scorso aveva scritto su X che "Sant'Egidio svolge un lavoro eccellente qui in Italia e nel mondo. La Germania continuerà a sostenerlo. Sono lieto di aver firmato oggi un nuovo progetto sulla migrazione con (il segretario generale della Comunità) Cesare Zucconi. Perché l'Europa può risolvere il tema dei rifugiati solo insieme". "La portata del finanziamento del progetto in ciascun caso è compresa tra 400.000 e 800.000 euro", ha invece rivelato il portavoce ricordando che quello "da parte del ministero degli Esteri nel 2023 è limitato a un totale di 2 milioni di euro per tutti i progetti" da finanziare. A giugno il settimanale Der Spiegel aveva scritto che il dicastero stava rimandando il finanziamento all'organizzazione tedesca 'United 4 Rescue' che finanzia navi di ong impegnate nel Mediterraneo nel soccorso a migranti Sea Watch, Sos Humanity e Sea Eye forse per favorire il rapporto con il governo italiano.
Fonti di Palazzo Chigi esprimono "grande stupore per la notizia riportata dall'ANSA secondo la quale un portavoce del ministero degli Esteri della repubblica federale di Germania avrebbe annunciato un imminente finanziamento a delle ONG per un progetto di assistenza di migranti sul territorio italiano e un progetto di "salvataggi" in mare". E aggiungono: "Il governo italiano prenderà immediatamente contatto con le autorità tedesche per un chiarimento. Si confida che la notizia sia priva di ogni fondamento perché il finanziamento da parte della Germania di attività di ONG sul territorio italiano sarebbe una grave anomalia. Il sostegno al trasferimento di immigrati irregolari in Italia, "rappresenterebbe una gravissima anomalia nelle dinamiche che regolano i rapporti tra Stati a livello europeo e internazionali. Tale notizia è in ogni caso l'occasione per ribadire la necessità di fare chiarezza sulle attività delle ONG nel mediterraneo e l'esigenza di stabilire che i migranti trasportati da organizzazioni finanziate da Stati esteri debbano essere accolti da questi ultimi", concludono le stesse fonti.
Insorge la Lega. "Paesi europei che invece di contrastare partenze e morti in mare finanziano Ong per far partire immigrati e portarli in Italia. Salvini aveva ragione quindi quando ha parlato di regia dietro questa invasione. Ecco il vero volto dell'Europa che, nascosta dietro chiacchiere buoniste di facciata, affossa il nostro Paese sulla pelle di migliaia di persone". Così i capigruppo di Camera e Senato della Lega Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo.
Borrell: 'Il dossier migranti rischia di dissolvere l'Ue'La migrazione potrebbe essere "una forza dissolvente per l'Unione Europea" a causa delle profonde differenze culturali tra i paesi europei e della loro incapacità a lungo termine di raggiungere una politica comune. A lanciare l'allarme, in un'intervista al Guardian, è l'Alto Rappresentante Ue per la Politica Estera Josep Borrell. "Alcuni membri dell'Ue hanno uno stile 'giapponese': non vogliamo mescolarci. Non vogliamo migranti. Non vogliamo accettare persone dall'esterno. Vogliamo la nostra purezza", sottolinea Borrell osservando come, invece, l'Europa "necessiti " dei migranti contro il calo demografico. Borrell, al quotidiano britannico, ha affermato che il nazionalismo è in aumento in Europa, ma ha detto che questo è dovuto più alla migrazione che all'euroscetticismo. "Si temeva che la Brexit fosse un'epidemia. E non lo è stata. E' stato un vaccino. Nessuno vuole seguire l'uscita dei britannici dall'Unione Europea", ha osservato. Tuttavia, "la migrazione è una frattura più grande per l'Unione Europea. E potrebbe essere una forza dissolvente per l'Unione Europea". Nonostante l'istituzione di una frontiera esterna comune, "non siamo stati in grado finora di concordare una politica migratoria comune", ha sottolineato l'Alto Rappresentante ribadendo un concetto: "Se vogliamo sopravvivere dal punto di vista produttivo abbiamo bisogno dei migranti".
L'Unione europea stanzia 127 milioni per la TunisiaA sostegno dell'attuazione del memorandum d'intesa con le autorità tunisine la Commissione europea annuncia oggi 60 milioni di sostegno al bilancio per la Tunisia e un pacchetto di assistenza operativa sulla migrazione per circa 67 milioni di euro, che saranno esborsati nei prossimi giorni, contrattualizzati e consegnati in tempi brevi. Questo primo pacchetto si basa sulla stretta cooperazione con Tunisi per quanto riguarda la repressione delle reti di trafficanti illegali. Lo ha annunciato la portavoce dell'esecutivo comunitario Ana Pisonero. La Commissione "sta accelerando sia i programmi in corso che le azioni nell'ambito dell'assistenza" collegata al memorandum, ha spiegato. "Ci aiuteranno ad affrontare la situazione urgente che vediamo oggi a Lampedusa, in linea anche con il piano in 10 punti" annunciato. "Il pacchetto che annunciamo oggi combina sia l'assistenza in corso e nuova assistenza nell'ambito del pacchetto di sostegno". "I sostegni per quasi 67 milioni per le azioni migratorie saranno aggiudicati e consegnati rapidamente", ha aggiunto. Siamo "impegnati a portare avanti l'attuazione del memorandum dando priorità, nel campo della cooperazione in materia di migrazione, alla repressione delle reti di trafficanti e intensificando l'assistenza dell'Ue per lo sviluppo delle capacità delle autorità di contrasto tunisine, nonché il sostegno ai rimpatri dei volontari e al reinserimento dei migranti migranti nei loro paesi di origine nel pieno rispetto".
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