Il governo armeno afferma che sono quasi 85.000 i profughi arrivati in Armenia dal Nagorno-Karabakh. Lo riporta l'agenzia Interfax. "Attualmente, 84.770 sfollati sono arrivati in Armenia dal Nagorno-Karabakh", ha detto Nazeli Baghdasaryan, portavoce del premier armeno.
Secondo i dati ufficiali, nel Nagorno-Karabakh vivono circa 120.000 armeni.
Dopo l'offensiva militare e il cessate il fuoco mediato da Mosca, l'Azerbaigian sta prendendo il controllo della regione separatista del Nagorno-Karabakh, abitata prevalentemente da armeni, e migliaia e migliaia di armeni stanno abbandonando le loro case nel timore di rappresaglie.
Frattanto, secondo un nuovo rapporto delle autorità separatiste,l'esplosione di un deposito di carburante nel Nagorno Karabakh lunedì ha provocato almeno 170 morti, nel mezzo di un esodo di decine di migliaia di civili in fuga dall'arrivo delle truppe azere. "I resti di 170 persone sono stati trovati finora (...) e consegnati all'ufficio per gli esami forensi", ha detto in una nota il ministero degli Interni della regione. L'ultimo bilancio riferito nei giorni scorsi parlava di 68 vittime.
L'esplosione è avvenuta mentre migliaia di armeni che tentavano di lasciare il Nagorno-Karabakh, in fuga da un'offensiva militare azera, erano in fila per fare rifornimento delle auto. Si è verificata dopo che i combattenti della regione separatista hanno annunciato che avrebbero abbandonato le armi e si sarebbero integrati in Azerbaijan, provocando l'esodo di migliaia di persone di etnia armena. "Ad oggi, un totale di 170 resti... sono stati trovati nella stessa area e consegnati all'ufficio di esami medici forensi", hanno detto le autorità separatiste in una nota sui social media. Queste avevano precedentemente segnalato che l'esplosione aveva causato la morte di 68 persone e il ferimento di altre 200 e lunedì avevano annunciato che i resti sarebbero stati trasferiti in Armenia per l'identificazione.
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