(ANSA) - CITTA DEL MESSICO, 03 OTT - Insegnanti, studenti,
attivisti e difensori dei diritti umani ieri sono scesi nelle
strade di Città del Messico per chiedere verità e giustizia in
nome di parenti e amici degli studenti uccisi nella protesta del
2 ottobre 1968 nella Piazza delle Tre culture a Tlatelolco.
Quel giorno, più di 300 persone furono assassinate dalle
forze di sicurezza e da membri dell'esercito, che avevano
ricevuto l'ordine di dissuadere la massiccia protesta che si
stava svolgendo a favore delle libertà, dell'autonomia educativa
e in un processo di resistenza alla militarizzazione nel Paese.
La mobilitazione di ieri è stata convocata dal 'Comitato 68
per le libertà democratiche', che mette in dubbio che il lavoro
svolto dalla Commissione per l'accesso alla verità, sostenendo
che "nasconda la vera intenzione del governo: proteggere il
potere militare, lavarsene le mani e mantenerlo nella totale
impunità".
Dopo 55 anni senza risposte, i dimostranti chiedono il
processo e la punizione dei responsabili del massacro. Di qui la
loro denuncia contro la Procura generale della Repubblica per
non aver portato avanti i procedimenti giudiziari, che
proseguono da anni senza arresti né condanne. (ANSA).
Messico: il massacro di Tlatelolco senza risposte dopo 55 anni
Nuove proteste di piazza per chiedere 'verità e giustizia'