Mondo

Il diario della giornata - 22 ottobre

Telefonata tra il Papa e Biden. Israele: 'Pronti a colpire l'Iran'. Hamas: oltre 50 morti. Israele: 212 ostaggi nelle loro mani

Redazione Ansa

Usa, altri 15 camion in viaggio verso Gaza

Il nuovo inviato dell'amministrazione Biden per la situazione umanitaria a Gaza, David Satterfield, ha annunciato che altri 15 camion di aiuti umanitari sono in viaggio verso Gaza. "Dopo i nostri colloqui con tutte le parti ci aspettiamo che a partire da lunedì 23 ottobre il flusso sia continuo", ha dichiarato in un'intervista a Msnbc.

Meloni parla con Biden, Sunak,Trudeau, Macron,Scholz

"Si è svolta in serata una riunione telefonica del Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, con il Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, il Primo Ministro britannico, Rishi Sunak, il Primo Ministro Justin Trudeau, il Presidente della Repubblica Francese, Emmanuel Macron, e il Cancelliere tedesco, Olaf Scholz". Lo rende noto Palazzo Chigi spiegando che "la riunione è stata dedicata all'esame dell'evoluzione della grave crisi apertasi dopo l'attacco del 7 ottobre scorso perpetrato da Hamas contro Israele".

Gallant: 'Un mese, due o tre, alla fine Hamas non ci sarà'

"Ci vorrà un mese, ce ne vorranno due o tre, ma alla fine non ci sarà Hamas'': lo ha affermato il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant in un incontro con piloti dell'aviazione militare. "Prima che il nemico incontri le forze di terre, incontrerà l'aviazione". Gallant ha detto ai piloti che il loro operato a Gaza è stato ''micidiale, preciso e di qualità". 

Telefonata tra il Papa e Biden

Questo pomeriggio ha avuto luogo una telefonata tra Papa Francesco e il Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden. La conversazione, durata circa 20 minuti, ha avuto come argomento le situazioni di conflitto nel mondo e il bisogno di individuare percorsi di pace. Lo rende noto la Sala Stampa della Santa Sede

Usa al personale diplomatico: 'Lasciate l'Iraq'

Gli Stati Uniti hanno ordinato al personale non essenziale di lasciare l'ambasciata di Baghdad. La direttiva del dipartimento di Stato americano, che riguarda anche il consolato Usa a Erbil, è stata annunciata oggi ma emanata venerdì "a causa delle crescenti minacce alla sicurezza contro il personale e gli interessi statunitensi". Il dipartimento ha chiesto a tutti gli americani di non recarsi in Iraq, aggiornando il livello di allerta a 4, il più alto.

Tajani, speriamo di far uscire presto 19 persone da Gaza

"Abbiamo cercato di essere il ponte tra mondo arabo, mondo ebraico e mondo cristiano. La prima preoccupazione è quella di liberare gli ostaggi che sono tanti, ce ne sono due anche italo-israeliani. Poi c'è un gruppo di italiani a sud di Gaza: 19 persone tra cui 7-8 italiani mentre gli altri sono bambini e mogli di questi connazionali, che speriamo di poter far uscire quanto prima da Gaza. Anche la nostra ambasciata al Cairo è al lavoro per andare a prenderli nel momento in cui si decidesse". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri Antonio Tajani a In mezz'ora su Rai 3. 

"C'è una situazione di grande tensione nel nord di Israele. Ci sono alcuni villaggi israeliani che dovranno essere evacuati e in questi villaggi ci sono anche numerose famiglie italiane. Quindi stiamo seguendo con la nostra ambasciata di Tel Aviv anche tutti gli italiani nel nord di Israele, in gran parte hanno anche passaporto israeliano". 

Austin, Usa non esiteranno ad agire se ci sarà escalation

Gli Stati Uniti intraprenderanno "azioni appropriate" in risposta a qualsiasi escalation in Medio Oriente. Lo ha detto il segretario alla Difesa americano Lloyd Austin. "Se qualche gruppo o Paese sta cercando di ampliare questo conflitto e trarre vantaggio il nostro consiglio è: non farlo", ha dichiarato ad Abc News, poche ore dopo che il Pentagono ha annunciato che avrebbe aumentato la sua presenza militare nella regione. "Abbiamo il diritto di difenderci e non esiteremo a intraprendere azioni appropriate", ha aggiunto Austin. 

Israele, oggi nessun ingresso di carburante nella Striscia

"Contrariamente a quanto riferito da alcuni media, non è entrato oggi combustibile dall'Egitto a Gaza, attraverso il valico di Rafah". Lo ha precisato il Coordinatore delle attività israeliane nei Territori, citato dalla televisione pubblica Kan. "I camion ripresi dalle telecamere - ha aggiunto - hanno spostato combustibile all'interno della Striscia, da un deposito dell'Onu nel versante di Gaza (di Rafah, ndr) verso ospedali della Striscia". Il direttore della Mezzaluna Rossa palestinese, Mahmud a-Neirab, ha intanto affermato che a quanto gli risulta non sono entrati oggi dall'Egitto camion con aiuti umanitari.

Blinken, rischio escalation nella guerra in Medio Oriente

Il segretario di stato americano Antony Blinken ha avvertito che Washington vede il rischio di un'escalation nella guerra in corso in Medio Oriente per via dell'Iran e dei suoi alleati nella regione. "Israele non può tornare allo status quo ma non ha intenzione di governare Gaza", ha detto ancora Blinken in un'intervista con Nbc news.

Netanyahu, se Hezbollah fa guerra totale sarà distruzione

Benyamin Netanyahu ha minacciato oggi ''conseguenze distruttive per gli Hezbollah e per il Libano'' se quella milizia filo-iraniana decidesse di scatenare una guerra piena contro Israele. ''Ancora non sappiamo se gli Hezbollah siano intenzionati ad andare ad un conflitto totale - ha detto il premier, durante un sopralluogo al confine nord. - Se lo facessero, proverebbero poi nostalgia per la guerra del 2006. Sarebbe per loro un errore fatale. Noi li colpiremmo allora con una potenza che nemmeno si immaginano, con conseguenze distruttive per loro e per lo Stato del Libano''. 

Sei autocisterne di carburante entrano a Gaza via Rafah

Le prime sei autocisterne di carburante sono entrate nella Striscia di Gaza. Lo riferiscono un funzionario al valico di Rafah e un giornalista dell'Afp. Sei camion con carburante per alimentare i generatori di due ospedali hanno attraversato il valico dall'Egitto, hanno detto all'Afp l'agenzia Onu per i rifugiati palestinesi (Unrwa) e una fonte egiziana.

A Gaza 17 camion di aiuti umanitari da Rafah

Diciassette camion umanitari hanno attraversato oggi il valico egiziano di Rafah verso la Striscia di Gaza, bombardata e assediata da Israele, il secondo convoglio in due giorni destinato al territorio palestinese dall'inizio della guerra tra Israele e Hamas. Lo ha constatato un corrispondente dalla Afp sul posto.

Onu, a rischio 120 neonati nelle incubatrici negli ospedali a Gaza

La vita di almeno 120 neonati nelle incubatrici degli ospedali di Gaza devastata dalla guerra è a rischio a causa dell'esaurimento del carburante nell'enclave assediata. E' l'avvertimento lanciato oggi dall'agenzia delle Nazioni Unite per l'infanzia (Unicef). Secondo il ministero della Sanità del territorio palestinese, più di 1.750 minori sono già stati uccisi negli attacchi israeliani lanciati contro la Striscia di Gaza in rappresaglia ai raid di Hamas del 7 ottobre.

Israele, se Hezbollah apre un secondo fronte, colpiremo l'Iran

"Il piano dell'Iran è di attaccare Israele su tutti fronti. Se realizziamo che vogliono attaccare Israele, non solo su tutti i nostri fronti, noi attaccheremo la testa del serpente, l'Iran". Lo ha detto il ministro dell'economia di Israele Nir Barkat in una intervista al quotidiano inglese 'Daily Mail'. Barkat - che si riferiva agli Hezbollah libanesi, alleati di Teheran - ha anche minacciato che se questi apriranno un fonte al nord, Israele "li cancellerà dalla faccia della terra". 

Sanità Gaza, '4.651 morti e oltre 14mila feriti'

E' salito a 4.651 il numero dei morti a Gaza per gli attacchi di Israele. Lo ha fatto sapere, citato dai media, il ministero della Sanità locale secondo cui i feriti sono ora 14.245. 

Identificati 1.075 corpi di israeliani uccisi da Hamas

 La polizia israeliana ha annunciato di aver identificato fino ad ora i corpi di 1075 israeliani nell'attacco di Hamas ai kibbutz del sud. Di questi, 769 sono civili e 307 soldati. Secondo la stessa fonte ci sono i corpi di altri 200 israeliani civili le cui identità non sono ancora state confermate. 

Sotto la moschea di Jenin 'cellula terroristica Hamas-Jihad'

Israele ha eliminato oggi una ''cellula terroristica di Hamas e della Jihad islamica'' che stava preparando un attentato da tenersi nell'immediato in territorio israeliano, e che operava ''da un ambiente sotterraneo ricavato sotto alla moschea al-Ansar di Jenin''. Lo ha affermato il portavoce militare israeliano Daniel Hagari.
''Questa - ha aggiunto - è appunto una caratteristica di Hamas, che si nasconde in zone civili, presso moschee, scuole ed ospedali, che si fa scudo della popolazione civile e che non esita nemmeno a profanare luoghi di culto islamici''. 

Su aiuti Gaza 'triangolo strategico' Biden-Sisi-Netanyahu

 Sulle modalita' dell'ingresso di aiuti umanitari per la striscia di Gaza si è creato ''un triangolo strategico'' fra i presidenti americano ed egiziano, Joe Biden e Abdel Fatah al Sisi, ed il premier israeliano Benyamin Netanyahu. Lo ha detto il portavoce militare Daniel Hagari rispondendo alla domanda di un giornalista che chiedeva se i camion di aiuti passati ieri dal valico di Rafah fossero stati ispezionati. Hagari ha replicato che sono stati ''ispezionati da egiziani ed americani'' e poi sono stati seguiti all'interno della Striscia ''per accertarsi che raggiungessero l'Unrwa'', l'agenzia dell'Onu per i rifugiati. 

Esercito Israele, 'sono 212 gli ostaggi ancora a Gaza'

 E' salito a 212 il numero degli ostaggi israeliani accertati, civili e militari, che Hamas ha portato a Gaza. Lo ha detto il portavoce militare israeliano Daniel Hagari aggiungendo che su questo Hamas ''sta conducendo terrorismo psicologico'' nei confronti delle famiglie. ( 

Il valico di Rafah tra Gaza e l'Egitto al momento è chiuso

 Il valico di Rafah tra l'Egitto e Gaza rimane al momento chiuso dopo la temporanea apertura di ieri che ha permesso il transito di una ventina di camion con aiuti umanitari destinati alle persone della Striscia. Lo hanno fatto sapere fonti locali all'ANSA. Nel versante egiziano si vedono camion di aiuti fermi. 

Sirene di allarme in centro Israele e zona grande Tel Aviv ++ Riprendono i lanci dalla Striscia

 Le sirene di allarme per la ripresa del lancio dei razzi da Gaza sono risuonate nel centro di Israele e nella zona grande di Tel Aviv. Lo ha fatto sapere l'esercito israeliano. 

Hamas, oltre 50 morti per raid notturni di Israele a Gaza

 E' di "oltre cinquanta morti" il bilancio dei raid notturni di Israele nella Striscia di Gaza. Lo rende noto Hamas. L'esercito israeliano ha annunciato da ieri l'intensificarsi degli attacchi sulla Striscia. 

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