Il ministro degli Esteri Antonio Tajani è atterrato a Tokyo dove parteciperà alla riunione dei ministri degli Esteri del G7, in programma oggi e domani, durante la quale il vicepremier raccoglierà il testimone della presidenza del G7 per il 2024.
Al centro della riunione la situazione in Medio Oriente, l'Ucraina ma anche altri dossier come l'Indo-pacifico.
"Israele è un Paese in guerra però io credo che si debba continuare a lavorare per la stabilità e la de-escalation e quindi l'obiettivo finale è quello di due popoli e due Stati. Ovviamente" per Gaza "dovrà esserci una fase di transizione, può esserci ad esempio una presenza tipo quella in Libano dell'Unifil, da questo punto di vista si può trovare un accordo, ne abbiamo parlato e continueremo a parlarne.
L'obiettivo è la pace". Come G7 "siamo tutti d'accordo ad aiutare il popolo palestinese. Hamas è un'altra cosa, è un'organizzazione terroristica che va combattuta e Israele fa bene a colpirla. Ovviamente va tenuta fuori la popolazione palestinese che nulla a che vedere con Hamas e che anzi Hamas utilizza come scudi umani". "Certamente ci vuole tempo, ma noi siamo per far sì che il popolo palestinese sia fuori da questa guerra e naturalmente Hamas deve essere fuori dalla Palestina.
Noi crediamo molto nell'Anp, che può essere un interlocutore per il futuro, come lo è oggi". "Pause militari per permettere alla popolazione civile di uscire dalle aree di conflitto" è una delle ipotesi che "ci sembrano ragionevoli".
Sul fronte degli aiuti Tajani ha spiegato che "come Italia siamo pronti ad allestire un ospedale da campo, ci sta pensando il ministro Crosetto con il capo di Stato Maggiore della Difesa.
Abbiamo inviato aiuti e siamo pronti a curare feriti, naturalmente non terroristi, nei nostri ospedali".
"L'Italia è tornata ad essere protagonista della politica internazionale" e "raccogliamo qui a Tokyo il testimone dal Giappone: dal 1 gennaio toccherà all'Italia guidare i Paesi occidentali, il G7. Lo faremo con grande determinazione, affrontando le grandi questioni: da quella del Medio Oriente, la guerra in Ucraina, la stabilità, il fronte sud, l'area del Mediterraneo, per lavorare tutti insieme per la pace e per difendere anche la democrazia contro le dittature e le autocrazie. Questo è il lavoro che noi dobbiamo fare e credo che l'Italia saprà farlo molto bene".
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