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La piccola Aviv e nonna Hanna, chi è tornato a casa

La più giovane ha 2 anni, la più grande 85. Salva una famiglia

I 13 ostaggi liberati sono in Israele

Redazione Ansa

   La più piccola, Aviv Asher, ha solo due anni. La più anziana, Yafa Aadar, 85. Sono 2 dei 13 israeliani liberati nello scambio con i prigionieri palestinesi detenuti dallo Stato ebraico.

    Aviv è stata liberata insieme alla sorellina di quattro anni, Raz, e alla madre Doron. Le tre, con doppia nazionalità tedesca, erano state riconosciute dal marito e papà Yoni in un video che le mostrava mentre venivano caricate su un camion con altri ostaggi. Erano state rapite mentre si trovavano a Niz Or dai familiari di Doron. L'ultima volta che Yoni aveva parlato con la moglie, lei gli aveva detto che sarebbero entrati nella stanza sigillata della casa di sua madre Efrat per nascondersi. Efrat, purtroppo, non ce l'ha fatta. "Abbraccerei" il sequestratore chiedendogli di avere pietà, aveva detto Yoni un'intervista.
    Ora, finalmente, potrà stringere tra le braccia la sua famiglia.

    "Vi siete impegnati a liberarci tutti. Invece ci portiamo dietro il vostro fallimento politico, di sicurezza, militare e diplomatico", aveva urlato contro Netanyahu Daniel Aloni, 45 anni, in un video diffuso a fine ottobre da Hamas. Ora lei e sua figlia Emilia, 6 anni, sono state rilasciate. Originarie di Yavneh, anche loro erano state rapite mentre si trovavano a Nir Oz da alcuni parenti per una festa.

    E ora potrà festeggiare finalmente a casa il suo nono compleanno Ohad Munder, il piccolo che aveva compiuto gli anni il 23 ottobre. La famiglia aveva chiesto di celebrare il giorno appendendo palloncini in solidarietà con gli ostaggi. Anche sua madre Keren, di 54 anni, e la nonna Ruthie, di 78, sono state rilasciate. Anche loro si trovavano tutti nel kibbutz di Nir Oz quando vennero rapiti.

    Tra le persone rilasciate da Hamas ci sono anche alcune donne anziane. Adina Moshe, 72 anni, era stata identificata dalla sua famiglia in un video, dopo che suo marito Said Moshe era stato ucciso a Nir Oz. L'ultima volta che la famiglia le aveva parlato si sentivano degli spari fuori dalla porta. E' libera anche Hanna Katzir, la 77enne che pochi giorni fa la Jihad islamica aveva dato per morta. Hanna, madre di 3 figli e nonna di 6 nipoti, era stata rapita da Nir Oz, mentre suo marito era stato ucciso. La donna era comparsa il 9 novembre in un video in cui veniva ripresa sulla sedia a rotella e la Jihad aveva parlato della possibilità di rilasciarla per motivi umanitari, salvo poi diffondere la falsa notizia della morte.

    Anche Margalit Mozes, 78 anni, era stata riconosciuta in un filmato in cui veniva portata via dalla sua casa dello stesso kibbutz. Anche lei soffre di gravi problemi di salute. Come la famiglia Asher, ha la doppia nazionalità tedesca. A dare la notizia del rapimento di Hannah Peri, 79 anni, e di suo figlio Nadav Popplewell, 51 anni, era stata la figlia di lei, Ayelet Svatitzky. Svatitzky aveva provato ad avvisarla al telefono che Hamas si era infiltrata nel Kibbutz Nirim, dove lei è cresciuta e dove sua madre - originaria del Sudafrica - vive ancora.

    Ayelet ha sentito la voce di un uomo in sottofondo, ha riattaccato e ha chiamato suo fratello Nadav, la cui casa è vicina a quella della madre. Ma anche qui gli uomini di Hamas erano già arrivati. La comunicazione successiva è stata una foto inviata dal telefono di sua madre, che mostrava la donna in pigiama nel suo soggiorno accanto al figlio. Il messaggio diceva: "Hamas".

    E' infine libera anche Yafa Adar, 85 anni, la donna più anziana del gruppo, anche lei rapita a Nir Oz. Era diventato virale un video che la riprendeva a bordo di un veicolo circondata da palestinesi mentre veniva trasportata a Gaza. Appariva quasi tranquilla, con una coperta rosa in grembo.
    L'aveva riconosciuta la nipote Adva Adar che su X raccontava di come la nonna avesse fondato un kibbutz "con le sue stesse mani". Tra i tanti che mancano ancora all'appello c'è anche il più piccolo degli ostaggi, che ha da poco compiuto 10 mesi: Kfir Bibas è ancora nelle mani di Hamas.  
   

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