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Un aereo Usa con 8 militari si schianta al largo del Giappone

E' un Osprey a decollo verticale, un velivolo che ha già avuto problemi in precedenza

Un velivolo Osprey, come quello precipitato al largo del Giappone

Redazione Ansa

    Un velivolo militare americano Osprey con a bordo otto persone si è schiantato al largo della costa del Giappone, fa sapere la guardia costiera nipponica. L'episodio è avvenuto alle 14.47 locali (le 06.47 italiane) al largo dell'isola di Yakushima, a sud dell'arcipelago principale del Giappone. L'Osprey è un convertiplano, un aereo da trasporto leggero che ha due rotori sulle ali per il decollo verticale che poi si mettono in posizione orizzontale come eliche per il volo. 

   Secondo la Tv pubblica giapponese Nhk, l'Osprey era stanziato alla base aeronavale americana di Iwakuni, vicino a Hiroshima, e stava dirigendosi verso la base Usa sull'isoletta di Okinawa, il punto più a sud del Giappone.

     Almeno uno dei militari a bordo dell'aereo Osprey è stato recuperato e il suo decesso è stato confermato in ospedale, informa la guardia costiera nipponica.  Il convertiplano CV-22, assegnato alla base aerea di Yokota, a ovest di Tokyo, e utilizzato dall'aeronautica statunitense, è scomparso dai radar intorno alle 14:40 (le 07:40 in Italia)

   La guardia costiera giapponese, che ha inviato navi e aeromobili per pattugliare l'area, ha riferito di aver localizzato una grande quantità di detriti del velivolo in mare e ha ridotto a sei la stima delle persone a bordo dell'Osprey.  Secondo alcune segnalazioni pervenute al governo della prefettura di Kagoshima il motore sinistro dell'Osprey avrebbe preso fuoco prima dello schianto.

   Gli Osprey, dotati di motori basculanti, sono capaci di decollare e atterrare come un elicottero con la velocità di trasferimento di un aereo a elica
convenzionale. Sia in Giappone che all'estero hanno una storia scomoda di incidenti: nel 2016, la variante MV-22 del prototipo utilizzato dal corpo dei Marines degli Stati Uniti è precipitato al largo dell'isola meridionale di Okinawa. Altri malfunzionamenti avvenuti in Australia, nel 2017 e lo scorso
agosto, hanno causato un totale di 6 vittime.

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