Il bilancio delle vittime degli attacchi missilistici ucraini di ieri sulla città russa di Belgorod è salito a 24: lo ha reso noto su Telegram il governatore dell'omonima regione, Vyacheslav Gladkov, precisando che sono decedute altre due persone, tra cui un bambino. Nel complesso i feriti sono 108.
"Questo attacco non resterà impunito", ha tuonato il ministero della Difesa russo, secondo cui la contraerea è riuscita a intercettare due missili e "la maggior parte" dei razzi lanciati contro la città vicina al confine ucraino: altrimenti, ha sottolineato, le conseguenze sarebbero state ancora peggiori. E mentre il presidente Vladimir Putin viene "informato" della situazione, la portavoce del ministero degli Esteri Maria Zakharova ha puntato il dito contro "i Paesi dell'Ue che continuano a fornire armi" all'Ucraina e contro "la Gran Bretagna che, in coordinamento con gli Stati Uniti, incita il regime di Kiev a compiere azioni terroristiche, rendendosi conto che la controffensiva ucraina è fallita". Mosca ha quindi chiesto e ottenuto la convocazione di una riunione del Consiglio di sicurezza dell'Onu sull'accaduto.
Un primo lancio di razzi su Belgorod, venerdì sera, aveva causato la morte di un uomo e due bambini e il ferimento di altre quattro persone, secondo quanto aveva fatto sapere il governatore della regione Vyacheslav Gladkov, aggiungendo che i razzi avevano colpito dieci edifici residenziali e due veicoli. Un nuovo attacco ha poi colpito la città nel pomeriggio di sabato: nelle immagini diffuse dai social si vedono auto in fiamme ed edifici danneggiati, razzi sarebbero caduti vicino a un cinema e anche nei pressi di una pista di pattinaggio aperta al pubblico.
Le autorità ucraine, come in altre occasioni, non hanno confermato i raid su Belgorod, ma il giorno prima il presidente Volodymyr Zelensky aveva promesso "una risposta" ai 160 missili e droni lanciati da Mosca su tutta l'Ucraina: altre due vittime dell'attacco di venerdì scorso sono state annunciate nelle ultime ore. Il corpo di un'altra persona è stato trovato sotto le macerie a Kiev e uno dei feriti di Dnipro è deceduto in ospedale: il bilancio complessivo del devastante attacco sale così ad almeno 42 morti, di cui 19 nella capitale ucraina (oltre a quello già annunciato dal sindaco Vitaliy Klitschko questa mattina, è stato trovato un altro corpo) e 7 a Dnipro (centro), dove un uomo di 45 anni è deceduto in seguito alle ferite riportate. Klitschko ha decretato un giorno di lutto cittadino per il primo gennaio.
La Russia sostiene invece di aver attaccato solo infrastrutture militari e che la responsabilità dei morti è da imputare alla difesa aerea ucraina. Ma intanto i bombardamenti non si fermano: tre persone sono rimaste uccise nei raid delle ultime ore sulle regioni di Kherson, Zaporizhizhia e Chernihiv.
E almeno 26 persone sono rimaste ferite ieri sera in bombardamenti russi su Kharkiv, riferiscono i media locali. Attacchi di droni sulla città ucraina orientale capoluogo dell'omonima regione sono stati segnalati anche questa notte, afferma il sindaco Ihor Terekhov. Tra le persone rimaste ferite ieri ci sono due ragazzi di 14 e 16 anni e un giornalista straniero, secondo le autorità locali. La città è stata attaccata con almeno sei missili, uno dei quali ha colpito un edificio residenziale provocando un incendio. La polizia afferma che sono stati danneggiati 12 condomini, 13 case private, un ospedale, un gasdotto, un asilo e diversi negozi.
Nessuna traccia di un missile russo in PoloniaL'esercito polacco ha reso noto di non aver trovato elementi riconducibili a un missile russo, dopo aver completato le ricerche scattate in seguito alla recente violazione dello spazio aereo nell'area del voivodato di Lublino.
In un post su X citato dai media ucraini, il Comando operativo delle Forze armate della Polonia ha spiegato che circa 500 soldati delle sue Forze di difesa territoriali sono stati coinvolti nella perlustrazione del territorio designato. "Il risultato della ricerca è stato negativo. Non è stato trovato nulla che possa minacciare la sicurezza dei residenti. I nostri militari hanno completato il loro lavoro e non pianifichiamo ulteriori perquisizioni", si legge in un comunicato di Varsavia.
Ieri la Polonia ha chiesto chiarimenti a Mosca su quanto accaduto durante il massiccio attacco russo del 29 dicembre contro l'Ucraina. Convocato al ministero degli Esteri di Varsavia, l'incaricato d'affari Andrei Ordash ha risposto però che "Mosca non darà alcuna spiegazione finché non saranno fornite prove concrete" di un'accusa giudicata "infondata".
Il diplomatico russo ha quindi ricordato l'incidente del novembre 2022, quando un missile uccise due persone in un villaggio
polacco al confine: "All'epoca cercarono di incolparci per questo incidente, poi si è scoperto che il missile era stato lanciato dall'esercito ucraino".