Due grandi sorprese e tante polemiche: così si presenta il governo di Gabriel Attal, il premier che sarà più giovane di tutti i suoi ministri. E che avrà il suo partner, Stéphane Séjourné, nel ruolo di ministro degli Esteri. Nessuno si aspettava neppure il ritorno di Rachida Dati, dedita da anni alla politica municipale a Parigi dopo la sua esperienza alla Giustizia con Nicolas Sarkozy, al vertice della Cultura.
Il governo, dimezzato nel numero a soli 14 ministri, è stato annunciato poco prima delle 20 all'Eliseo dal segretario generale, Alexis Kohler. Subito sono piovute le osservazioni e le critiche: quasi scomparse le donne, alle quali non è andato neppure uno dei ministeri più importanti. E per riuscire nell'impresa di restringere al massimo l'esecutivo, sono state fatte operazioni discutibili: alla ministra dello Sport e delle Olimpiadi di Parigi 2024 Amélie Oudéa-Castéra, già gravata da un'impresa importante come i Giochi, va anche l'Educazione nazionale, uno dei dicasteri tradizionalmente più problematici.
E la Salute, preoccupazione principale dei francesi insieme alla sicurezza secondo i sondaggi, scompare come ministero e viene assorbito da quello del Lavoro, agli ordini di Catherine Vautrin. Nel primo caso, fonti vicine alle nomine asseriscono che si tratta del segnale che l'Educazione nazionale rimarrà competenza, di fatto, del premier Attal, che se ne è occupato come ministro fino a due giorni fa. Nel secondo si ipotizza che un ampliamento del governo arriverà nei prossimi giorni.
Il governo su 14 ministri ne ha ben 8 di destra, compresa la sorpresa Dati, che è stata immediatamente esclusa dal partito dei Républicains con un comunicato del presidente Eric Ciotti.
La decisione viene interpretata come la volontà di inserire una personalità di forte popolarità, anche se controversa. Negli ultimi anni, sindaca del VII arrondissement di Parigi, si è dedicata ad un duello politico acerrimo contro la sindaca Anne Hidalgo, apertamente ostile al governo. Non si è fatta attendere neppure la reazione della Hidalgo, che ha fatto gli "auguri" ai protagonisti del mondo della cultura per "quello che li aspetterà nei prossimi mesi".
Congedo anche per Catherine Colonna, la ministra degli Esteri che ha lasciato il posto - anche in questo caso la notizia è stata tenuta segreta fino all'ultimo - a Stéphane Séjourné, eurodeputato e capo del partito macroniano di Renaissance oltre che di Renew Europe, il gruppo politico liberale al Parlamento europeo. Sarà ministro di Attal, del quale è anche il partner nella vita, probabilmente una difficoltà in più per i due, che hanno vissuto sempre con grande discrezione il loro rapporto.