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Usa 2024: Accuse e attacchi, scontro a tutto campo Haley-DeSantis

Dibattito senza Trump in attesa Iowa. Critiche all'ex presidente

Ron DeSantis attends Fox News town hall ahead of Iowa caucus

Redazione Ansa

 Accuse e attacchi a ripetizione.
Sul palco dell'ultimo dibattito repubblicano prima dei caucus dell'Iowa, Nikki Haley e Ron DeSantis si sfidano per la prima volta da soli faccia a faccia e si danno battaglia come se la corsa al 2024 fosse a due. Quasi dimenticando che il frontrunner per la Casa Bianca è Donald Trump - è in testa in tutti i sondaggi e li ha snobbati per il dibattito preferendo un town hall su Fox - Haley e DeSantis si affrontano per due ore senza esclusione di colpi, accusandosi reciprocamente in decine di occasioni di dire bugie.
Il dibattito è seguito all'annuncio a sorpresa di Chris Christie, che ha ritirato la sua candidatura, e mentre Trump su Fox raccontava la sua visione incontrastato. "Il caos è Joe Biden non io", ha detto l'ex presidente garantendo che quando tornerà alla Casa Bianca metterà "fine alle città santuario" per i migranti. Trump quindi ha spiegato che se dovesse essere sconfitto alle elezioni 2024 la Borsa crollerà, e ammesso di sapere già chi sarà il suo vice. "Non posso dirlo ancora", ha detto l'ex presidente.
Haley e DeSantis hanno criticato Trump a distanza. L'ex presidente "ha perso le elezioni del 2020, Biden ha vinto. Va ripetendo che il 6 gennaio è stato un giorno meraviglioso mentre per me è stato terribile", ha detto Haley prevenendo "quattro anni di caos" se l'ex presidente dovesse vincere e ribadendo che gli Stati Uniti hanno bisogno di leader di nuova generazione. 

    

 "Il prossimo presidente deve avere chiarezza morale" e avere una visione "su venti anni, non su quattro o otto", ha aggiunto l'ex governatrice del South Carolina. "Mi piacerebbe che Trump fosse qui, perché io corro contro di lui", ha precisato ancora cercando così di sminuire il suo rivale DeSantis, contro il quale ha lanciato il sito desantislies.com, per raccogliere tutte le bugie del governatore della Florida. La sua campagna sta "esplodendo": "Non riesce a gestirla, come può gestire il paese?", ha puntato il dito Haley.
DeSantis non ha subito passivamente gli attacchi: l'ex ambasciatrice all'Onu "potrebbe essere più liberal del governatore della California Gavin Newsom", ha detto osservando come alla "Casa Bianca non abbiamo bisogno di una contabile, ma di un leader". Haley è "debole" sull'immigrazione, ha aggiunto criticando anche Trump sui migranti. "Aveva promesso che avrebbe costruito il muro al confine con il Messico e che avrebbe aumentato le espulsioni di migranti illegali ma non lo ha fatto: ha espulso meno immigrati di Barack Obama", ha spiegato mettendo in evidenza la necessità di aver un muro al confine. I toni fra i due contenenti alla Casa Bianca sono saliti ancora di più sull'Ucraina. Haley ha ribadito il suo sostegno a Kiev perché "se vince la Russia, vince la Cina" su Taiwan. DeSantis invece ha ribadito la sua contrarietà, osservando come Haley sia più preoccupata dei confini ucraini che di quello americano.
L'agguerrita battaglia di 120 minuti davanti alle telecamere fra Haley e DeSantis difficilmente cambierà l'esito dei caucus in Iowa, dove Trump ha un vantaggio a doppia cifra. I due però si contendono il secondo posto e, almeno per le prime primarie, si affronteranno in modo spietato per cercare di affermarsi come l'anti-Trump. 

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