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Tajani, proposta con Parigi e Berlino sulla missione nel Mar Rosso

Nei prossimi giorni in missione in Medio Oriente per portare un messaggio di pace e di dialogo

Antonio Tajani

Redazione Ansa

"Nel Mar Rosso stiamo lavorando perché accanto all'operazione Atalanta possa esserci una missione militare europea, l'ipotesi è di allargare quella attiva a Hormuz (la Agenor) per proteggere i traffici commerciali. Lunedì al Consiglio Esteri si discuterà. Potrebbero partecipare anche Paesi extra-Ue". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani in conferenza stampa. Aggiungendo che "con la Francia e la Germania stiamo formalizzando una proposta da presentare agli altri partner Ue, ma sono ottimista".

Tajani ha auspicato che la decisione politica sia presa già lunedì, in modo che la missione "possa essere operativa il prima  "Le navi nel Mar Rosso non hanno regole d'ingaggio per attaccare ma hanno il diritto a difendere e proteggere, anche con l'uso delle armi, le navi mercantili ove mai fossero attaccate". "Tutto il nostro lavoro nel Mar del Rosso - ha proseguito - punta a difendere il traffico marino in tutta l'area, sino a Suez. Così una presenza militare europea può difendere il traffico europeo".

Il ministro ha spiegato poi che "del Mar Rosso abbiamo parlato nel Consiglio dei Ministri: con Crosetto abbiamo fatto una relazione sullo stato dell'arte e sulla nostra preoccupazione. Serve un'azione non solo militare ma anche diplomatica a tutela delle nostre esportazioni. Siamo pronti ad andare in Parlamento per illustrare le nostre azioni sul Mar Rosso".

Tajani ha quindi annunciato che "nei prossimi giorni sarò in missione in Libano, Israele e Palestina per portate un altro messaggio di pace e di dialogo. Stiamo facendo di tutto per aiutare i civili palestinesi. Siamo sostenitori della soluzione dei due popoli e due stati". Nella prossima missione in Medio Oriente "ribadirò" alle autorità israeliane che l'Italia punta ad un "governo civile" in Palestina, "a due popoli e due stati. Tutti i Paesi del G7 ci lavorano, è "l'unica strada per la pace in quella martoriata terra".

"Il 7 ottobre - ha quindi concluso - c'è stata una caccia all'uomo, alla donna, ai bambini, all'ebreo, con una violenza mai vista: la profanazione dei cadaveri è stato un atto di vigliaccheria. Quello che è successo è stato un crimine di guerra di cui si parla troppo poco". 

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