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Cina e Russia chiedono moderazione agli Usa dopo l'attacco in Giordania

Un attacco contro l'Iran 'porterebbero a ulteriore escalation nella regione'

Base Usa in Giordania attaccata

Redazione Ansa

    Tanto la Cina come la Russia hanno invitato gli Stati Uniti da astenersi da rappresaglie contro l'Iran o interessi iraniani in Medio Oriente dopo l'uccisione di tre soldati americani e il ferimento di altri 34 in un bombardamento di droni su una base statunitense in Giordania.

   "Non accogliamo con favore alcuna azione che porti alla destabilizzazione della situazione nella regione e all'escalation della tensione, soprattutto sullo sfondo del potenziale di conflitto già eccessivo che osserviamo nella regione", ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dall'agenzia Interfax. 

    "Ci auguriamo che tutte le parti interessate mantengano la calma e la moderazione per evitare di cadere in un circolo vizioso di ritorsioni e impedire un'ulteriore escalation della tensione regionale", ha detto da parte sua il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Wang Wenbin.  "La Cina ha notato le segnalazioni di vittime causate dall'attacco ad una base militare americana e abbiamo anche notato che l'Iran ha dichiarato di non avere nulla a che fare con tale attacco", ha aggiunto il portavoce nel briefing quotidiano, rilevando che "la situazione in Medio
Oriente è attualmente molto complessa e delicata".

   I tre soldati Usa caduti sono i primi militari americani morti in un attacco nella regione dall'inizio della guerra tra Israele e Hamas e hanno fatto temere una pericolosa escalation del conflitto, mentre i combattimenti continuano a Gaza. L'Iran ha detto di non avere nulla a che fare con l'attacco e ha respinto le accuse di Washington sul sostegno dato ai gruppi militanti dietro l'attacco di domenica nella remota base di
frontiera nel nordest della Giordania, vicino ai confini con Iraq e Siria. 

 

Le opzioni di Washington, secondo il Wall Street Journal

   Un attacco diretto contro l'Iran, attacchi al cosiddetto "'asse della resistenza", ovvero la rete di gruppi iraniani nella regione, e sanzioni. Sono queste, secondo il Wall Street Journal, tre delle opzioni nell'arsenale degli Stati Uniti per rispondere all'attacco in Giordania.

   Un attacco diretto nel territorio iraniano è chiesto da alcuni repubblicani ma sarebbe senza precedenti oltre a rischiare di innescare una guerra regionale. Gli Stati Uniti potrebbero prendere di mira i gruppi filo-iraniani o il personale paramilitare. C'è poi l'ipotesi di ulteriori sanzioni per aumentare la pressione economica su Teheran. 

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