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Ucraina, Zelensky: sul terreno c'è stallo, ci servono mezzi moderni

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Un edificio bombardato nel sud dell'Ucraina

Redazione Ansa

"Per quanto riguarda la guerra sul terreno c'è stallo. E' un dato di fatto. Perché? Perchè è mancato qualcosa. Ci sono stati ritardi negli equipaggiamenti e i ritardi significano errori. Noi combattiamo contro terroristi che hanno uno dei più grandi eserciti del mondo servono mezzi tecnici moderni". Mancano pochi giorni al secondo anniversario della guerra in Ucraina e il presidente Volodymyr Zelensky descrive così, in una intervista al Tg1, la situazione sul campo. E torna a ribadire la necessità del sostegno - dell'Italia, dell'Europa, degli Usa - rimarcando il suo monito: "perché Putin potrebbe arrivare fino a voi". L'ammissione di Zelensky segue quella scandita nelle ore precedenti dai vertici militari ucraini che avevano parlato di una "situazione operativa tesa". A pronunciarsi, il comandante delle forze di terra, Oleksandr Syrsky. E proprio a causa di questo "stallo" nella controffensiva si continuano a rincorrere indiscrezioni sulla possibile sostituzione del capo delle forze armate, Valery Zaluzhny. Il presidente ucraino, interpellato direttamente sulla questione, non conferma e non smentisce, ma al Tg1 spiega: "Sicuramente un reset, un nuovo inizio è necessario. Sto riflettendo a questo ricambio". E poi aggiunge: "Intendo un ricambio di una serie di dirigenti dello Stato, non solo in un singolo settore come quello militare". Quindi insiste: "Se vogliamo vincere dobbiamo spingere tutti nella stessa direzione, convinti della vittoria, non possiamo essere scoraggiati. Dobbiamo avere le energie giuste, positive. Per questo parlo di ripartenza, di ricambio". La riluttanza di Zelensky a sostenere la richiesta di Zaluzhny di mobilitare fino a mezzo milione di persone, avanzata lo scorso dicembre, viene vista come una delle ragioni principali dell'aumento delle tensioni tra i due. Da parte sua Syrsky conferma la superiorità numerica delle forze russe, sottolineando che "il nemico continua a condurre assalti ad alta intensità e porta costantemente nuove riserve". E spiega che "per risolvere questioni problematiche di fondamentale importanza per la stabilità della difesa, sono state impartite le istruzioni necessarie ed è stata effettuata la ridistribuzione delle forze e delle risorse". Le "priorità principali - conclude -. rimangono l'efficace conduzione dell'intelligence, l'uso coordinato di tutti i mezzi di protezione antincendio, la protezione delle nostre unità attraverso la guerra radio elettronica e la conservazione della vita dei nostri militari".

   

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