"Ci saranno nuovi raid Usa contro i gruppi affiliati all'Iran". Lo ha detto il consigliere per la sicurezza nazionale americana, Jake Sullivan, in un'intervista alla Cnn. "Se attacheranno noi risponderemo", ha insistito il funzionario della Casa Bianca.
Gli Usa hanno colpito la notte scorsa un missile da crociera che i ribelli Houthi si preparavano a lanciare contro navi nel Mar Rosso: lo rende noto il Comando centrale (Centcom) in un post su X. "Il 4 febbraio, intorno alle 4 del mattino (ora di Sanaa, erano le 2:00 in Italia, ndr), le forze del Comando centrale degli Stati Uniti hanno condotto un attacco per legittima difesa contro un missile da crociera antinave Houthi pronto a essere lanciato contro le navi nel Mar Rosso - si legge nel messaggio -. Le forze statunitensi hanno identificato il missile da crociera nelle aree dello Yemen controllate dagli Houthi e hanno stabilito che rappresentava una minaccia imminente per le navi della Marina americana e le navi mercantili nella regione". L'azione, conclude la nota, "proteggerà la libertà di navigazione e renderà le acque internazionali più sicure per le navi della marina americana e le navi mercantili". In precedenza Centcom aveva riferito, sempre su X, di avere colpito sei missili antinave lanciati dai ribelli Houthi al largo dello Yemen.
Il portavoce del ministero degli Esteri di Teheran Nasser Kanani ha condannato gli attacchi aerei della coalizione guidata dagli Stati Uniti contro obiettivi degli Houthi sostenuti dall'Iran nello Yemen, in risposta ai recenti attacchi della milizia contro le navi nel Mar Rosso. "Le mosse militari degli Stati Uniti e del Regno Unito alimentano il caos, l'insicurezza e l'instabilità nella regione", ha sottolineato.
"Gli attacchi aerei degli Usa e del Regno Unito rappresentano una ripetuta violazione della sovranità e dell'integrità territoriale dello Yemen e sono contro il diritto internazionale - ha affermato Kanani, sottolineando - La continuazione di tali mosse arbitrarie è un chiaro avventurismo e una minaccia per la pace e la sicurezza internazionale", ha affermato. "La misura di questi paesi si basa sulla loro politica sbagliata che prevede l'uso del militarismo per raggiungere i loro obiettivi illegittimi nella regione, ed è in contraddizione con le loro ripetute affermazioni di essere preoccupati per l'espansione della guerra a Gaza", ha aggiunto, citato dall'Irna.
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