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La Corte Suprema Usa si esprimerà sull'immunità di Trump

Il tycoon esulta: 'Senza un presidente non può operare per gli americani'. Un giudice dell'Illinois: l'ex vicepresidente ineleggibile alle primarie

Redazione Ansa

La Corte Suprema ha deciso di ascoltare gli argomenti sull'immunità di Donald Trump nel caso che lo vede accusato dal procuratore speciale Jack Smith di aver voluto sovvertire le elezioni del 2020, ritardando così ulteriormente il processo federale. Il massimo tribunale americano ha fissato le udienze nella settimana che inizia il 22 aprile.

Si tratta della seconda volta che la Corte Suprema entra in gioco in un procedimento a carico dell'ex presidente. A inizio mese, infatti, i nove saggi hanno ascoltato le argomentazioni pro e contro l'esclusione di Trump dalle elezioni in virtù del 14esimo emendamento che la prevede in caso di "partecipazione o istigazione a un'insurrezione". Nel caso del tycoon l'assalto a Capitol Hill del 6 gennaio 2021. 

"Gli studiosi di diritto sono estremamente grati per la decisione odierna della Corte Suprema di occuparsi dell'immunità presidenziale. Senza l'immunità un presidente non può operare adeguatamente o prendere decisioni nel migliore interesse degli Stati Uniti". Lo ha scritto Trump sul social media Trutrh commentando la decisione del massimo tribunale americano di esprimersi sulla sua immunità nell'ambito del caso che vede accusato di aver voluto sovvertire le elezioni del 2020. Si tratta di una vittoria per il tycoon perché ritarda l'inizio del processo. Le udienze del massimo tribunale Usa inizieranno il 22 aprile. 

Intanto, secondo quanto riportato dal New York Times, Trump è ineleggibile alle primarie dell'Illinois: lo ha stabilito un giudice dello Stato.

 Le primarie nello Stato si terranno il prossimo 19 marzo, ma poiché è già iniziato il voto anticipato la giudice Tracie R. Porter, una democratica, ha stabilito che Trump può rimanere in corsa almeno fino a venerdì, dandogli così la possibilità di ricorrere in appello. La decisione è stata presa in virtù del 14esimo emendamento, che esclude dalla candidatura qualsiasi politico abbia "partecipato o istigato un'insurrezione".

Gli avvocati di Donald Trump hanno respinto la sentenza di una giudice dell'Illinois di escludere il tycoon dalle primarie nello Stato come "incostituzionale" e hanno annunciato che ricorreranno in appello.

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