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Kiev non esclude che l'obiettivo del raid ad Odessa fosse Zelensky

'Il missile era davvero a meno di 500 metri da noi'

Il presidente Zelensky con il premier Mitsotakis insieme ad Odessa

Redazione Ansa

      Non si può escludere che l'attacco missilistico russo di ieri a Odessa avesse come obiettivo le delegazioni di Volodymyr Zelensky o del primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis.

   Lo ha detto alla Cnn Ihor Zhovkva, consigliere diplomatico senior ucraino, secondo quanto riportato dal Guardian. "Era davvero a meno di 500 metri da noi" e "non si può escludere che fosse diretto alla delegazione del mio presidente o alla delegazione degli ospiti stranieri", ha detto.

 

 

Medvedev: 'L'obiettivo non era Zelensky, ma è un peccato'

    "E' ovvio a tutti" che l'attacco missilistico russo a Odessa non era diretto contro il corteo di auto del presidente ucraino Volodymyr Zelensky e del premier greco Kyriakos Mitsotakis, perché "se quello fosse stato l'obiettivo, sarebbe stato colpito". Lo ha scritto oggi l'ex presidente russo Dmitry Medvedev sul suo canale Telegram. Ma "è un peccato", aggiunge Medvedev, che i missili siano caduti nel luogo prestabilito, cioè su un obiettivo militare secondo Mosca.

   Un peccato, afferma l'ex presidente russo, che "sua maestà il caso, con il suo dito punitore, non abbia deciso diversamente la sorte del primo musicista genitale". Un riferimento a uno sketch di quando Zelensky, che allora era un attore, fingeva di suonare il pianoforte con il pene.

   "Nullum malum sine aliquo bono", conclude Medvedev in latino, cioè "non c'è nessun male che non abbia qualcosa di buono".

Zelensky, 'Mistotakis era molto sorpreso, io no'

   "Eravamo con il premier greco, era una visita ufficiale e a 300 metri c'è stato un colpo di un missile, le sirene hanno suonato solo dopo. Non so chi volessero colpire, è una cosa incredibile. Non parlo di me, ma del leader di un altro Stato. Il premier greco era molto sorpreso, io no. Capisco che Putin non si fermerà. Difficile dire cosa volessero colpire". Lo dice il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, parlando dell'attacco di ieri a Odessa rispondendo a Bruno Vespa a 'Cinque Minuti'. 

   "Si dice" che la Russia abbia tentato di uccidermi "più di dieci volte, ma non saprei la cifra esatta, non la calcolo. Credo che in Ucraina tutti, i militari e i civili, rischiano la vita. Io sono il Presidente e anche sono sottoposto a questo rischio come qualsiasi altro ucraino". ha aggiunto Zelensky. 

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