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Sei scialpinisti dispersi sulle Alpi svizzere, rischio valanghe ostacola i soccorsi

Cinque di loro appartengono alla stessa famiglia del Vallese. Avevano l'obiettivo di raggiungere ieri Arolla

Redazione Ansa

La tempesta che infuria sul settore meridionale delle Alpi svizzere e il pericolo valanghe impediscono per ora agli elicotteri e ai soccorritori di avvicinarsi alla zona dove potrebbero trovarsi i sei scialpinisti elvetici dispersi da ieri. Lo comunica la polizia cantonale del Vallese.

I sei hanno tra i 21 e 58 anni, cinque di loro appartengono alla stessa famiglia del Vallese mentre un'altra persona, una donna, arriva dal canton Friburgo. Partiti da Zermatt, sul versante svizzero del Cervino, avevano l'obiettivo di raggiungere ieri, in giornata, Arolla. Proprio in questa località della Val d'Hérens, un membro della famiglia che era in attesa del gruppo, ieri verso le 16 ha dato l'allarme per il mancato arrivo.

Una telefonata fatta poco dopo, alle 17.19, da uno dei sei dispersi ha poi permesso la localizzazione nel settore del Col de la Tete Blanche, a circa 3.500 metri di quota, poco più di mezzo chilometro in linea d'aria dal confine con l'Italia e la Valle d'Aosta.

La notte scorsa cinque tecnici dell'Organizzazione cantonale vallesana di soccorso (Ocvs) hanno tentato di raggiungere il gruppo via terra, partendo da Zermatt: a oltre 3.000 metri di quota hanno dovuto rinunciare a cause delle pessime condizioni meteorologiche e dei rischi connessi al pericolo valanghe.

Per tutta la giornata di oggi reparti specializzati della polizia sono stati impegnati nelle operazioni a fianco dell'Ocvs e delle forze aeree dell'esercito. "L'analisi della situazione - fa sapere la polizia cantonale - riguardo alle possibilità di intervento è continua e realizzato in perfetta collaborazione tra i diversi partner. Le operazioni continueranno durante la notte". 

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