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Processo in Georgia, archiviati 6 capi di accusa a Trump

Giudice, accuse non sufficientemente dettagliate

Redazione Ansa

Il giudice Scott McAfee ha archiviato sei capi d'accusa nel procedimento in Georgia contro Donald Trump e altri co-imputati per i loro tentativi di sovvertire il voto in quello Stato. Secondo il giudice, le accuse secondo cui il tycoon e suoi alleati avrebbero cercato di convincere i funzionari a violare i loro giuramenti non sono sufficientemente dettagliate. Lo riferiscono i media Usa.

Joe Biden e Donald Trump hanno conquistato entrambi il quorum per la nomination alle prossime elezioni degli Stati Uniti. Con il mini Super Tuesday di oggi, il presidente in carica e il tycoon si sono assicurati i  delegati che consentono loro di correre per la Casa Bianca. Entrambi sono 'presumptive nominee', candidati in pectore, in attesa della consacrazione ufficiale alle convention estive dei loro partiti.

Trump ha vinto con oltre l'80% in Georgia, dove però la sua ex rivale Nikki Haley, pur essendosi ritirata dalla corsa, ha raccolto il 15,4%, con oltre 60 mila voti. Un segnale di allarme, secondo alcuni analisti, perché tra i repubblicani resta uno zoccolo duro anti Trump, che negli Stati in bilico come la Georgia potrebbe essere decisivo: nel Peach State Joe Biden ha vinto nel 2020 per meno di 12 mila voti. Sempre in Georgia, Biden ha vinto le primarie democratiche in Georgia ed ha così raggiunto il quorum matematico per la nomination alla Casa Bianca, pari a 1.968 delegati.

.I due candidati hanno vinto le primarie anche in Mississippi. Si attendono ancora i risultati dello Stato di Washington, delle Isole Marianne Settentrionali, e dei caucus dei Democratici che vivono all'estero. 

"È un grande onore rappresentare il partito repubblicano come suo candidato presidenziale. Il nostro partito è unito e forte e comprende pienamente che stiamo correndo contro il presidente peggiore, più incompetente, corrotto e distruttivo nella storia degli Stati Uniti": cosi' Donald Trump sul suo social Truth. "Milioni di persone - prosegue - stanno invadendo il nostro Paese, molte provenienti da carceri e istituzioni psichiatriche di altri Paesi. Gli alti tassi di interesse e l'inflazione stanno soffocando la nostra grande classe media, e tutta la nostra economia è pessima, il nostro mercato azionario sta crescendo solo perché i sondaggi indicano fortemente che vinceremo le elezioni presidenziali del 2024. Ora siamo, sotto il disonesto Joe Biden, una nazione del Terzo Mondo, che usa il sistema dell'ingiustizia per perseguitare il suo avversario politico, io! Ma non temete, non falliremo, ci riprenderemo il nostro Paese, un tempo grande, metteremo l'America al primo posto e renderemo l'America ancora grande, più grande che mai. Il 5 novembre sarà ricordato come il giorno più importante della storia del nostro Paese".

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